Villa Saluzzo Serra
Via Capolungo 3 – 16167 Genova Nervi
Tel. 010 3726025 – 010 5574739
Storia della collezione
Opere e artisti
Inaugurato nel 1928 nella Villa Saluzzo Serra di Nervi, edificio di fine ’500 ampliato nelle epoche successive e incastonato nell’omonimo parco pubblico in felice continuità con i parchi di Villa Groppallo e Villa Grimaldi Fassio, il museo conserva più di 2.700 opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni, databili dagli inizi dell’Ottocento all’epoca attuale. Formatasi dal nucleo della raccolta del principe Odone di Savoia, donata alla Città nel 1866, da successivi lasciti e campagne d’acquisti alle più importanti esposizioni, la Galleria ha una fisionomia regionale con aperture sui contesti artistici nazionali ed internazionali.
Nel percorso espositivo della nuova Galleria d’Arte Moderna sono entrati a far parte anche una selezione di opere della Mitchell Wolfson jr. Collection – Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo: dipinti, sculture, arti decorative, arredi di grande qualità che si intrecciano con i materiali delle collezioni civiche, integrandone e arricchendone l’offerta artistica.
Consistenza e carattere delle collezioni
2700 opere (dipinti, disegni, sculture) raccolte a partire dal 1850 attraverso una mirata politica d’acquisti da parte del Municipio e una serie di donazioni, da parte di collezionisti privati, inaugurate con il legato di Odone di Savoia e arricchite dai lasciti dei fratelli Frugone, oggi inseriti nel museo delle Raccolte Frugone.
Come tutte le Gallerie d’Arte Moderna di capoluogo, quella genovese documenta con pezzi di eccezionale qualità la produzione artistica dei secoli XIX e XX avvenuta nella regione di appartenenza: dal neoclassicismo alla seconda guerra mondiale, le collezioni del museo illustrano in modo esauriente e con materiali unici la storia culturale di Genova e della Liguria.
Può vantare la collezione pubblica più ricca relativa alla Scuola dei Grigi con opere di Tammar Luxoro, Serafín De Avendaño, Alberto Issel, Benedetto Musso, Alfredo D’Andrade, Ernesto Rayper.
Parallelamente conserva la produzione romantica di Giuseppe Frascheri e Francesco Gandolfi,
Giuseppe Frascheri, Francesca da Rimini,
splendidi paesaggi en plein air dei macchiaioli Vincenzo Cabianca e Luigi Bechi, vedute di Genova del veneto Ippolito Caffi, del ticinese Carlo Bossoli, del ligure Pasquale Domenico Cambiaso; non mancano importanti dipinti di Gerolamo e Domenico
Ippolito Caffi, Il porto di Genova nel 1850
Induno, di Massimo D’Azeglio, di Francesco Inganni, di Francesco Gonin, di Angelo Dall’Oca Bianca, di Egisto Lancerotto, di Pompeo Mariani, di Alessandro Milesi, di Domenico Morelli, dell’orientalista Alberto Pasini, del barbizonnier Charles Daubigny, di Lorenzo Delleani; sculture di Vincenzo Vela e Medardo Rosso per rimanere nella dimensione ottocentesca nazionale.
È l’unica collezione pubblica con 14 tele di Rubaldo Merello; altrettante di Nicolò Barabino, e 7 tele, di cui due di circa 18 mq. l’una, del toscano Plinio Nomellini.
Ha la fortuna di conservare le gipsoteche del grande scultore attivo a Roma, Giulio Monteverde (56 sculture) e dello scultore ligure Edoardo De Albertis (35 gessi oltre alle opere in bronzo). Gli studi critici internazionali attualmente puntano molto alla rivalutazione dei gessi in virtù della loro effettiva “originalità” dovuta alla diretta lavorazione della materia da parte dello scultore.
Sulfronte del Novecento, le collezioni illustrano, con dovizia di dipinti e sculture acquistati dal Municipio alle Biennali veneziane e monzesi, alle Secessioni romane, alle Promotrici e alle Sindacali liguri, l’operato di Eugenio Olivari, Giuseppe Pennasilico, Andrea Figari, Federico Maragliano, Antonio Varni,
Eugenio Olivari, Bagni al lido di Albaro,
Dario Bardinero, Eugenio Baroni, Ave Bassano, Rodolfo Castagnino, Antonio Discovolo, Giuseppe Cominetti, G.B.Costa, Pietro Dodero, Alberto Helios Gagliardo, Guido Galletti, Pietro e Alf Gaudenzi,
Cornelio Geranzani, Domenico Guerello, Gaston La Touche, Adolfo Lucarini, Guido Micheletti, Domingo Motta, Eso Peluzzi, Lino Perissinotti, Giacomo Picollo, Giovanni e Tullio Salvatore Quinzio, Giuseppe Raggio, Emanuele Rambaldi, Paolo S.Rodocanachi, Giuseppe Sacheri, Antonio Santagata, Adriana Spallarossa, Libero Verzetti, Angelo Vernazza, Cesare Viazzi e così via.
Frutto di una intelligente campagna di acquisti, sempre da parte del Comune di Genova, e di donazioni avvenute tra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento, sono altresì rappresentati gli artisti di levatura internazionale, Gaetano Previati, Leonardo Bistolfi, Libero Andreotti, Anselmo Bucci, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Felice Carena, Felice Casorati, Raffaele De Grada, Fortunato Depero, Filippo De Pisis, Antonio Donghi, Ferruccio Ferrazzi,
Fillia, Senso di gravità, (1932)
Fillia, Napoleone Fiumi, Renato Guttuso, Mario Mafai, Antonietta Raphaël Mafai, Arturo Martini – con quattro opere, tra cui la preziosissima e unica terracotta a grandezza naturale della Convalescente, Tullio d’Albisola, Francesco Messina – con tre bronzi -, Roberto Melli, Enrico Paulucci, Primo Conti, Giovanni Prini, Fausto Pirandello, Alberto Salietti, Carlo Socrate, Arturo Tosi.
Per ciò che attiene al contemporaneo, la documentazione che il museo conserva è esclusivamente legata al mondo ligure con le presenze di Edoardo Alfieri, Rocco Borella, Aldo Bosco, Enrico Bruzzone, Antonia Cardia, Renato Cenni, Sandro Cherchi, Linda Ferrario, Roberta Ferrarese, Adelina Zandrino, Giannetto Fieschi, Attilio Mangini, Roberto Martone, Plinio Mesciulam, Lorenzo Garaventa, Emilio Scanavino, Pietro Geranzani, Francesco Arena, Roberto Merani, Raimondo Sirotti.
Eugenio Baroni, Vittoria, 1929
Contatti
Villa Saluzzo Serra
Via Capolungo 3 – 16167 Genova Nervi
Tel. 010 3726025 – 010 5574739 (direzione del museo e uffici amministrativi)
Fax 010 3200333
e-mail: gam@comune.genova.it
Per approfondimenti e vedere altre opere
http://www.museidigenova.it/it/opere/590
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