Lo studio di Laura Frilli sul periodo genovese di Nomellini (1), ha definitivamente chiarito che non esiste documentazione epistolare o di archivio che attesti la presenza a Genova del pittore prima del 1890.
Le uniche due opera datate, sicuramente eseguita a Genova, sono Primi raggi, è La casa di Albaro o Strada con figure del 1890.

Nomellini risulta domiciliato nella città, in via Minerva 19, a partire dal 1890, e anche una lettera di Tammar Luxoro a Telemaco Signorini, in cui il pittore fa riferimento all’avvenuta, recente conoscenza di Nomellini, a lui presentato dagli amici toscani, data 8 aprile 1890.
Tuttavia Aurora Scotti in un suo articolo del 1982, avanzava una suggestiva ipotesi che, grazie al ritrovamento di un inedito dipinto di Nomellini, ritengo del tutto verosimile.
In uno scritto comparso su “La Lombardia” dell’ottobre 1889 a firma Gustavo Macchi, l’articolista notava tra le opere presentate al Premio Mylius, pittura di animali, un n. 6, a titolo Piazza Caricamento a Genova.
La descrizione, sia del soggetto rappresentato sia dei caratteri stilistici di questo dipinto, rimandava non solo al quadro dello stesso tema successivamente esposto da Nomellini alla Triennale di Brera del 1891, ma anche ai modi stilistici più generalmente propri al pittore in quegli anni, inducendo la Scotti a pensare che l’opera esposta fosse proprio di mano del pittore toscano.

Con ciò se ne sarebbe dovuto concludere che nel 1889, anno in cui il dipinto comparve a Milano, Nomellini era già a Genova.

Piazza Caricamento a Genova, 1889

Ora, il quadro, Piazza Caricamento a Genova, pienamente corrisponde alla descrizione data da Gustavo Macchi nel suo articolo e, soprattutto, presenta caratteri stilistici tali da poterlo con molta attendibilità datare 1889.
Commentando il dipinto esposto a Milano, Gustavo Macchi scriveva: “V’è la ricerca dell’aria aperta, l’intendimento costante di rendere la luminosità totale della tela, ottenendo il massimo rilievo possibile, ed il massimo sviluppo degli antagonismi del colore.
La costanza con cui gli intendimenti sono stati dal pittore seguiti, ha dato alla sua pittura binaria un po’ laboriosa, stentata.
Nei cavalli di fondo, ed in quelli del primo piano è osservata la caratteristica, ed il disegno appare fermo e convinto; manca invece l’armonia della linea nel quadro, davanti al quale non ci si può schermire dall’idea della fotografia istantanea
”.
L’opera Piazza Caricamento a Genova è stata ritrovata insieme ad un altro dipinto di tema genovese, Mareggiata a San Giuliano, di identiche dimensioni, di eguali modi stilistici, improntati ad un vivace impressionismo: la datazione di questa seconda opera, che appare ancora legata, nell’impostazione spaziale, all’esempio del Signorini, non può essere assolutamente spostata oltre il 1889.

Mareggiata a San Giuliano, 1889 circa

Si aggiunga che entrambe le opere presentano, oltre l’identica dimensione e l’eguale particolarità del supporto, in modesta tela, peculiarità tecniche del tutto simili.
Ci sono dunque elementi sufficienti per confermare l’identificazione della Piazza Caricamento a Genova con il dipinto esposto a Milano, o perlomeno per pensare che esso sia uno studio per quel quadro; per assegnare al 1889 entrambi i dipinti ritrovati; conseguentemente per stabilire che già nel 1889 Nomellini frequentava Genova.
D’altra parte, in una nota autobiografica del pittore, pubblicata nel 1946 dal Biancale , Nomellini, ricordando la conclusione del suo soggiorno fiorentino, dice “[…] a casa non era il caso di tornare: girovagai a Genova […]”.
Anche se l’incontro con Tammar Luxoro avviene nell’aprile 1890, e se solo in quell’anno Nomellini risulta domiciliato in città, è del tutto verosimile che il suo trasferimento sia stato graduale, e sia iniziato, come inducono a pensare i dipinti, almeno nel 1889.

I mattonai, 1889


I mattonai, datato 1889, è un quadro riferibile all’ambiente toscano quanto a soggetto e a modi stilistici, ma L’incidente in fabbrica, per il quale non mi pare possibile proporre una datazione anteriore o posteriore a quell’ anno, sembra già riconducibile al nuovo ambiente di vita e di lavoro frequentato da Nomellini.

Incidente in fabbrica, 1889 circa

Le soluzioni stilistiche proprie a Piazza Caricamento a Genova, come anche alla Mareggiata di San Giuliano, inequivocabilmente appartengono ad una fase embrionale dell’approccio impressionista di Nomellini, quando egli dipinge piccole opere d’impressione, che preludono alle prime rappresentazioni di paesaggio in Liguria.

Sciopero, 1889

Il trasferimento a Genova doveva essere graduale, e solo nel 1890 l’ artista si stabilì definitivamente nella città.
Graduale fu anche il passaggio da un’impostazione stilistica dell’immagine prevalentemente modellata sull’esempio fattoriano, e più generalmente della pittura di macchia, ad un’ immediatezza espressiva decisamente impressionista, destinata a sfociare nel 1891, tra alternanze e ritorni, nella nuova esperienza divisionista.
Che la matrice impressionista sia fondamentale in tutto il successivo percorso di Nomellini è anche attestato da altri due dipinti, entrambi originariamente appartenenti alla stessa raccolta da cui provengono Piazza Caricamento a Genova e Mareggiata di San Giuliano: due tele databili 1896, Marina in laguna e Chiaro di luna.

Marina in laguna, 1896 circa
Chiaro di luna, 1896 circa

Marina in laguna manifesta le stesse caratteristiche stilistiche e analogo soggetto della Sensazione veneziana, datato dall’artista 1896, esposto alla Promotrice genovese di quell’anno e riprodotto sul catalogo illustrato della mostra.
Il dipinto – un’ impressione di paesaggio – presenta un colore atmosferico, steso a pennellate corsive, e un disegno sintetico nelle figure,come è dato ritrovare anche nella coeva produzione grafica di Nomellini.
L’opera si pone decisamente come un’impressione di paesaggio, ed e singolare che nell’illustrazione del frontespizio del catalogo, eseguita da Nomellini, compaia invece quel prevalere di fluidi andamenti simbolisti nel disegno della figura, riportabili al nuovo gusto cui l’artista si va avvicinando.

Anche alla Prima Triennale di Torino del 1896 sono presenti due tra le prime opere di argomento ligure che rappresentano l’oramai avvenuta trasformazione verso la divisione del colore: Sera di marzo e Autunno in Liguria (Sotto il pergolato).

Autunno in Liguria (Sotto il pergolato), 1889

Chiaro di luna è imparentabile al Notturno esposto alla Promotrice genovese del 1898: con ogni probabilità dipinto in precedenza, quando all’interno della predominante ispirazione impressionista si manifestano appunto le nuove istanze simboliche.

Notturno, 1898

Il tema del notturno compare in Nomellini negli anni novanta, affermandosi in tutta la sua suggestione simbolica nelle complesse composizioni di figura, di cui La sinfonia della luna, esposta alla Biennale veneziana del 1899, è l’esempio più significativo.

Sinofoni delle luna, 1899

1. G.Bruno, L.Frilli, Nomellini a Genova, in Quaderni del Museo Accademia Ligustica di Belle Arti,n. 15, Erga edizioni, 1994
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