Milano 1902 – Genova 1930
Luigi Zenari pittore ligure
Luigi Zenari è il degno continuatore, in moderna maniera, della pregevole tradizione ritrattistica ligure dell’Ottocento: Picasso, Tubino, Frascheri, Barabino, Bertelli, Pennasilico, Motta, Viazzi, Discovolo, Dodero, Tremator, Rambaldi, Peluzzi, Santagata, Gagliardo.
Il più vero e proprio esordio del Novecento nel panorama artistico della Liguria del l’immediato dopoguerra 1915-1918 è segnato dal “Gruppo Futurista Genovese” (1919), animato personalmente dal dinamico Marinetti, mentre si spengono gli echi della massiccia partecipazione ligure al “Salon d’Automme” di Parigi (1909); delle singolari attività della “Compagnia del Bivacco” (1914), che coinvolgono anche i letterati Costanzi, Zandrino, Fumagalli e Gavi; dalle fervorose sedute bozzettistiche in porto, in collina e sul monte di Portofino, della “Società Pro Cultura Artistica” (1914).
La completezza e la statura del pittore prevalentemente ritrattista, che lavora spesso su commissione, non possono però oscurare la notorietà del pittore paesista e marinista, ed anche, ovviamente, del definitore di altre tematiche.
E’ proprio tra paesi e marine che Luigi Zenari tende a scrollarsi di dosso le pastoie della grande pittura del primo novecento ligure mediante
colpi di pennello immediati ed azzeccati egli, seguendo liberamente gli impulsi della rapida osservazione degli aspetti terrestri e marini del creato ferma, svirgolando e chiazzando, gli aspetti puramente cromatici delle ville rivierasche, dei fienili dell’ entroterra, dei casolari rurali, degli scafi portuali, dei barconi fluviali, delle alberete, delle strade incurvate, dei campanili affioranti.
Il rosso genovese delle sue case di campagna; il cilestrino ligure delle sue lontananze marine; il grigio liquido dei suoi cieli imbronciati; il “verde Carcare” delle sue masse vegetali, apportano vita e calore alla sua tavolozza.
Dal 1920 inizia a partecipare alle esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti in Genova con due opere: Orfanelli e Tre età, continuando poi ad esporre dal 1931 alle mostra del Sindacato Regionale Fascista di Belle Arti .
Momento culmine della carriera del pittore è la mostra personale ordinata a Milano presso la prestigiosa Galleria Pesaro a Milano nel 1936 e presentata da Adelchi Baratono e l’anno seguente sempre a Milano partecipa alla mostra della Società di Belle arti e Permanente.
Altre partecipazioni: Milano, 1938, Rassegna d’Arte d’Avanguardia organizzata da Raffaello Giolli; Genova, 1946, è frai promotori e partecipa alla Prima Mostra d’Arte Sociale con l’opera Ragazze al lavoro; 1961 vince il primo premio con l’opera Le bagnanti alla Mostra Regionale Ligure dell’Uninione Sindacale Belle Arti; 1974 è presente alla Prima Biennale Città di Genova con le opere Gli sterratori, Autoritratto e Lettura.
Il suo dipinto Case a Quezzi è conservata alla GAM di Genova.