Firenze 1870 –  Maccagno (VA) 1955

Arturo Zanieri pittore che ha operato in Liguria

Arturo Zanieri nel 1885 frequenta lo studio del pittore fiorentino Niccolò Cecconi, autore di allegorie e di ritratti, l’anno seguente frequenta per il quadriennio all’Accademia delle Arti del Disegno in Firenze, seguendo anche gli insegnamenti dei pittori Stefano Ussi e Lorenzo Gelati.
Entrambi lo indirizzano alla studio dei ritratti e del disegno nel nudo.
Si espresse con una vigorosa pittura di derivazione macchiaiola.
Dipinse soggetti orientali, ritratti, paesaggi e nature morte.
Nel 1890 esordisce all’esposizione della Società Promotrice di Belle Arti di Firenze e partecipa alle successive edizioni mentre frequenta  il cenacolo artistico del Caffè Michelangiolo ed tra i soci fondatori del Circolo Artistico di Firenze.
Influenzato dal fascino del mondo arabo portatogli dal pittore Ussi, si reca in Egitto ed opera ad Alessandria nel 1911 è nominato direttore della Scuola di Belle Arti del Cairo acquisendo così tale notorietà da diventare il ritrattista di Abbas Hilmi, khédivè d’Egitto dei notabili di corte.
Rientrato in Italia nel 1933 ordina la sua prima mostra personale al Circolo della Stampa di Genova città nella quale soggiorna per un lungo periodo, replicando soggetti orintalisti, molto apprezzati dal collezionismo ligure e non solo.
Sempre a Genova conosce il “cultore d’arte” Mario Garbellini e il pittore Piero Garbellini con i quali mantiene nel tempo un profondo rapporto amicale.
Nel 1938 lascerà definitivamente l’Egitto, dove aveva risieduto per trentacinque anni, per  trasferirsi a Maccagno Superiore dove, nello stesso anno, esegue e dona il dipinto di San Carlo Borromeo in preghiera alla Chiesa della frazione di Veddo.
Arturo Zanieri nel 1942 esegue, per conto della Repubblica di San Marino, il Ritratto di Garibaldi.

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