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Benevento 1866 – Genova 1946

Attilio Zanchelli pittore ligure

Attilio Zanchelli pittore di formazione partenopea, fu allievo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, legato ad una pittura paesaggistica tradizionale caratterizzata dall’utilizzo di un vivo cromatismo, comune ai coloristi della scuola napoletana, di cui egli può essere considerato uno degli ultimi grandi maestri.
Visse per un lungo periodo a Capri, traendone grande ispirazione, come traspare dalle belle vedute marine da lui eseguite, circondate da una natura selvaggia, infine, ancora romantica, dove la luce prevaleva su tutto, dando origine a giochi di colore praticamente unici; e fu proprio nell’interpretazione delle vedute capresi che Attilio Zanchelli fu artista di notevoli capacità che utilizzò con eguale sapienza la tecnica dell’olio, l’acquarello, la tempera e l’acquaforte.
Ricevette, ancora in vita, numerosi apprezzamenti sia di critica sia di pubblico, in Italia e all’estero.
Si trasferì a Genova dal 1929 (anche se la sua prima partecipazione alla locale Promotrice risale al 1926) prendendo parte contestualmente a numerose mostre Personali a Napoli, Roma, Genova, Milano (nel 1929 presso la Galleria Micheli), a Bruxelles nel 1922, elogiato dalla locale critica.
Assai importante, anche, la mostra tenuta a Genova nel 1931 dove espose circa 70 opere, tra le quali: Primavera a Capri; I portici di Portofino; Il parco fiorito nella medesima data l’antologica a Benevento.

 


Attilio Zanchelli predilesse le opere di piccole dimensioni, forse più adatte al suo temperamento intimista, e alle veloci annotazioni di viaggio: dalle vedute della Val Padana, alla campagna beneventana, da Capri alle più morbide atmosfere della Riviera Ligure, dove l’acceso cromatismo, tutto partenopeo, viene stemperato.

Assai rare e apprezzate le opere di grande dimensione, in genere di datazione più antica, in quanto legate all’esperienza caprese.
Espose, con successo, anche a Parigi e a Nizza.
Un riferimento bibliografico rinvenuto cita testualmente l’introduzione di Flavio Bonanni nel catalogo di una mostra al Circolo ‘L’Unione’ di Benevento nel 1931.
In realtà, alla fine della nostra introduzione, Bonanni scrive: ‘Questi gli accenni di una già lunga e nobile strada percorsa e gli attributi tecnici e spirituali che nell’opera dello Zanchelli si raccomandano, e ne siamo certi, al plauso del pubblico fiorentino’.
L’introduzione di Bonanni è ripetuta, infatti, all’inizio dei diversi cataloghi stampati nelle varie città italiane in cui si svolgevano le mostre, con la modifica finale del nome della città di volta in volta toccata.Nizza.
Le mostre postume più importanti furono quelle allestite a Genova nel 1966, a Catanzaro nel 1968 e a Roma nel 1971.
Opere di Zanchelli sono presso importanti raccolte pubbliche e private, ed in particolare nelle Gallerie d’Arte Moderna di Genova, Nizza, Bruxelles e nel museo di Sannio, a Benevento.

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