Londra 1806 – Parigi 1889

William Wyld pittore che ha operato in Liguria

William Wyld  nato da una famiglia di ricchi mercanti per diverse generazioni, ha maturato un gusto pronunciato per il disegno molto giovane.
A vent’ anni è nominato segretario del consolato britannico a Calais grazie allo statista George Canning  dove  conobbe e divenne allievo l’acquarellista François Louis Thomas Francia (ammiratore di Thomas Girtin e maestro di Richard Parkes Bonington).
Abbandonata la carriera diplomatica di Wyld , uno dei suoi amici John Lewis Brown, attivo nel commercio e anche un importante collezionista di acquerelli di Bonington, e Brown gli diede l’opportunità di lavorare come commerciante di vini esportando champagne da Epernay in Inghilterra.

Algeri

Ha sempre desiderato diventare un pittore e con il suo amico il barone de Vialar partì per Algeri dove ebbe l’occasione di incontrare Horace Vernet e da lui incoraggiato a diventare pittore, proponendo a Wyld di andare con lui a Roma assicurandogli anche mezzi di sostegno.
Arrivato a Roma, Wyld ricevette commissioni per dipinti orientalisti dall’entourage di Vernet, incluso dallo scultore Bertel Thorvaldsen , dopo 6 mesi a Roma decise di visitare l’Italia, soggiornando a Venezia, Napoli, Bordighera, Tivoli, Mentone, ecc.

Venezia

Il 1° gennaio 1834 attraversò il passo del Sempione e quindi fondò il suo studio a Parigi, dove ricevette l’incarico di realizzare dipinti di scene orientaliste e architetture veneziane.
Divenuto noto al pubblico, espone al Salon di Parigi una grande tela Venezia all’alba del 1839, vincendo per essa la 1° Medaglia d’Oro di Terza classe.
Nel 1844 torna in Algeria ed Egitto e l’anno successivo si recò in Bretagna.
Dopo la Rivoluzione del 1848 tornò nel Regno Unito dove si specializzò in soggetti orientalisti, divenne membro della New Society of Painters in Water Colours e ebbe un grande successo con gli uomini d’affari di Manchester , realizzando per loro dipinti pieni di dettagli.
Nel 1851 la sua ammiratrice, la regina Vittoria, commissionò dipinti di Liverpool e Manchester per celebrare la sua visita lì, che rimangono nella Royal Collection insieme ad esempi delle sue opere orientaliste.
Ha poi continuato a vivere a Parigi ed esporre in vari saloni e partecipò all’Esposizione del 1855 al Pavillon des Arts su richiesta del conte Émilien de Nieuwerkerke, ministro delle arti francese, in occasione della quale gli fu conferita la Légion d’honneur.
Per trovare spunti finalizzati all’esecuzioni di soggetti e ambienti orientalisti con le palme soggiornò più volte dal 1862 nella Riviera ligure di Ponente dove si trovano frequentemente nei giardini di ville e alberghi, nelle stazioni ferroviarie e nelle piazze pubbliche, così che la diffusa presenza di palme ha conferito a tratti di costa ligure un aspetto quasi carattere tropicale, soprattutto intorno a Bordighera con il suo giardino Moreno e Sanremo.
Queste città costiere divennero importanti località termali alla fine del XIX secolo e turisti internazionali e pittori hanno celebrato questo paesaggio esotico.
Molti sono i dipinti realizzati in Riviera tra cui diverse vedute di  Mentone, una Vue de Bordighera esposta al Salon del 1866.
Dal catalogo generale delle sue opere risulta una View of Ventimiglia realizzata nel 1869.
Nel 1879 espose al Palais des Champs Élisées un’altra veduta di Ventimiglia dal titolo Vue prise à Ventimiglia -Italie.

Finale Ligure

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