Milano 1920 – 2009

Ernesto Treccani pittore e ceramista che ha operato in Liguria

Ernesto Treccani figlio del senatore Giovanni Treccani degli Alfieri, fondatore dell’Istituto Treccani, iniziò in giovanissima età a far parte dei gruppi di avanguardia artistica e antifascista.
Fondatore e direttore, a 18 anni, della rivista “Corrente”, soppressa nel giugno 1940 allo scoppio della guerra, ha esposto le sue prime opere alla Bottega di Corrente con gli amici Birolli, Guttuso, Migneco, Sassu e, successivamente, con Cassinari e Morlotti alla Galleria della Spiga e Corrente.

La prima mostra personale, allestita alla galleria Il Milione di Milano, risale al 1949.
Dopo la Resistenza, cui ha partecipato attivamente, è stato animatore del gruppo di “Pittura” e redattore delle riviste “il 45” e “Realismo”, diretta da Raffaele De Grada.
Tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta realizza i suoi primi lavori in ceramica, dopo un primo periodo di lavoro a Montelupo Fiorentino, Ernesto Treccani lavora presso la fabbrica di ceramiche milanese “Colonna Ceramiche“, di proprietà della ceramista Renata Usiglio, dove realizza l’opera Donne di Melissa che presenta al premio di Albisola del 1954.
Nel 1950 ha partecipato con opere di bianco e nero alla Biennale di Venezia e successivamente, nel 1952 e 1956,con mostre personali di disegno e di pittura alla XVI e XVIII edizione, in questo periodo i temi della sua pittura sono caratterizzati dall’incontro con la realtà contadina calabrese, conosciuta direttamente nei lunghi soggiorni a Melissa, iniziati all’epoca delle prime occupazioni delle terre nel Mezzogiorno, e dal paesaggio urbano industriale di Milano e Parigi, luoghi su cui ritornerà a più riprese nel corso degli anni.
Negli anni successivi si divide tra pittura e ceramica e solo intorno al 1970 il suo impegno in campo ceramico si fa più costante, si trasferisce ad Albisola e lavora presso la manifattura “Sa.Val.” di Angelo Platino.
Successivamente lavora per le manifatture albisolesi “San Giorgio“, di Eliseo Salino, e la “Casa Museo Giuseppe Mazzotti 1903“.

Nel 1963 una sua opera viene esposta alla mostra Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane.
Dagli anni ’60 in poi il fiorire delle opere e la moltiplicazione delle iniziative testimoniano l’impegno ininterrotto, umano e artistico, di Treccani, tra i lavori di questo periodo sono da ricordare le cinque grandi tele ispirate a “La luna e i falò” di Pavese (1962-63), il ciclo delle opere “Da Melissa a Valenza” (1964-65), la serie di acquarelli dedicata a un viaggio a Cuba compiuto nel 1965, la grande tela Popolo di volti (1969-75), iniziata il giorno dei funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana; più tardi, nel 1976, le grandi mostre di Volgograd, Mosca e San Pietroburgo.

Popolo di volti, 1969
La luna e i falò, 1962-63

Da allora, Treccani ha sviluppato in molteplici forme le diverse stagioni della sua ricerca artistica soprattutto a Forte dei Marmi, luogo a cui l’artista è stato fortemente legato nella vita e nella pittura.
Nel ’78 ha dato vita alla Fondazione Corrente, centro di iniziative culturali.
Nel 1989 il Comune di Milano ha dedicato all’artista un’ampia antologica a Palazzo Reale, mentre un’altra importante retrospettiva delle sue opere è stata ospitata alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio nel 2003.
Del 2004 è il ciclo delle grandi vetrate “Energia, luci e colori” esposte a Lugano, a Riga, a Budapest e Praga, nel 2008, di nuovo a Palazzo Reale, Treccani ha partecipato alla mostra “Corrente, le parole della vita. Opere 1930-1945” con una sala dedicata ai suoi dipinti del periodo.
Una grande mostra antologica, a cura di Giorgio Seveso, ha inaugurato le rinnovate sale di Palazzo Barberino a Montichiari (BS), paese natale del padre dell’artista, il senatore Giovanni Treccani degli Alfieri.
Fra le mostre più recenti ricordiamo l’esposizione “Le parole e la pittura. Ernesto Treccani incontra la poesia, l’epica e il romanzo”, presso la Pinacoteca Civica di Savona nel 2011- 12 sempre a cura di Giorgio Seveso.
Nel 2021, per la ricorrenza del centenario della nascita, un’antologica con trenta opere scelte è stata allestita alla Galleria Ponte Rosso di Milano.

Autoritratto

Galleria

Fucilazione, 1943