Celle Ligure (SV) 1906 – Albissola Marina (SV) 1978

Bartolomeo Tortarolo “Bianco” ceramista ligure

Bartolomeo Tortarolo “il Bianco” d’Albisola, scultore, modellatore, tecnico della ceramica e fornaciaio di grande qualità collabora, a partire dalla metà degli anni Trenta, con la fabbrica di ceramiche artistiche “M.G.A.” della famiglia Mazzotti e fa parte del gruppo che, sotto la guida dei fratelli Tullio d’Albisola e Torido Mazzotti, compone la folta schiera dei ceramisti futuristi liguri.
Alla fine degli anni Trenta, a causa di diverbi con Tullio d’Albisola lascia la manifattura dei Mazzotti e diviene comproprietario, con Umberto Ghersi, della manifattura “Arte Casa”, più nota come “Pozzo Garitta“.
Nel 1940 è presente alla VII Triennale di Milano con la ceramica Il Pesce luna.

Nel 1942 partecipa al Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza.
Durante gli anni della guerra la manifattura “Pozzo Garitta” è tra le poche a continuare la produzione grazie all’utilizzo di manodopera femminile e di materie prime strettamente autarchiche.
Nel 1946, in società con Umberto Ghersi, Romano, Perilli e Geri, fonda la fabbrica per la produzione di maioliche artistiche “SOESCO“.
Nonostante le capacità tecniche dei soci fondatori la “SOESCO” produce solo per alcuni anni e nel 1949 i soci sono costretti a cedere l’attività Noia Rodogna che ne muta la ragione sociale in manifattura “Rayon“.
Nel 1950 Bartolomeo Tortarolo riapre i laboratori di “Pozzo Garitta” e con la collaborazione della moglie Gina e della figlia Lina riprende la produzione.
Bartolomeo Tortarolo “il Bianco” d’Albisola, nella cui fornace operano i maggiori ceramisti di ambiente albisolese dell’epoca tra cui Roberto Bertagnin, Luigi Broggini, Stefano D’Amico, Giovanni Battista De Salvo, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Franco Garelli, Asger Jorn, Emanuele Luzzati, Umberto Piombino, Federico Quatrini, Mario Rossello, Emilio Scanavino e Leandro Sciutto, è famoso per le sue particolari e modernissime sculture raffiguranti animali.
Nel 1954 organizza una mostra di ceramiche di vari autori nel cortile della manifattura di “Pozzo Garitta”.

Galleria