Udine 1906 –  Genova  1990

Ugo Rossi pittore ligure

Ugo Rossi ebbe recensioni dal  giornalista e critico letterario Nicola Ghiglione a proposito della mostra individuale tenuta alla Galleria di Genova De Pasquali.
“Caro Ugo, lascia che ti chiami così, è per la commozione di sapere che sei “presente” oggi, come ieri nel mondo indifeso dell’arte.
Ti ho conosciuto in anni lontani, in momenti aspri. Ti ho seguito nel tuo travaglio umano cosi bene espresso nelle opere di allora, come in quelle di oggi.
Sei stato uno dei pochi che ha sentito senza secondi fini, ora che i fini vengono tutti a galla, la guerra di liberazione.  Come pochi, moralmente isolati, e non volta gabbana.
La tua arte (ricordo alcuni tuoi bellissimi ritratti) è l’espressione della tua integrità morale.
Essa intatti non è arte discontinua, ma ponderata, resa essenziale, anche se il termine è frusto perché troppi lo usano.
Ti saluto quindi anche come poeta, e dico che sei un esempio da imitare […]” .
L’artista è stato invitato alla Biennale Veneziana nel 1942 e presenta l’opera I martiri nostri son tutti risorti.

Alla Mostra Premio San Remo nel 1948, al Premio Golfo di La Spezia, alle esposizioni del Gruppo de “La Casana” e a tutte quelle del sindacato ligure.
La sua mostra da Bernheim Duberville, contigua alla retrospettiva di dipinti, disegni, litografie e sculture di Matisse.
Il pubblico visitò manifestando lo stesso interesse ed esprimendo lo stesso gradimento le sale delle due mostre, malgrado che l’opera del grande maestro scomparso sia da tempo consacrata dalla gloria e quella dei pittore Rossi soltanto allora offerta al suo giudizio.
Già negli anni attorno al 1940, le figure umane di Rossi e persino certi “fiori” colti forse nei vagabondaggi della memoria ma anche nella locomozione dei passi, indicavano la temperatura, il gusto della ispirazione del|’artista così ben distante da un’enfasi facile spicciola ma nello stesso tempo così vicino ad una pittura tutta leggibile anche nelle pieghe più segrete e più intime.
Ugo Rossi lo abbiamo sempre stimato per la sua serietà che non è egoismo o musoneria ma soltanto equilibrata e sofferta consapevolezza della propria ricerca e dei propri limiti.
Il legame al suo lavoro certi suoi silenzi sulla confusione delle polemiche sull’incrocio disordinato delle mode e dei calcoli hanno dato a noi la misura della serietà di Ugo Rossi.
l suoi silenzi non debbono venire intesi come “chiusura totale” alla società ma piuttosto come il meditato frutto di una analisi storica ed estetica di tutte le esperienze che operano nel mondo del divenire figurativo.
Fra le opere: affreschi nel cinema Odeon di Udine, decorazioni nella casa di riposo di Cividale e nella Cassa di risparmio di Maniago. In Liguria realizzò varie decorazioni navali.

Galleria