Firenze 1887 – Settignano (FI) 1967
Giuseppe Riccobaldi del Bava cartellonista e pittore ligure
Giuseppe Riccobaldi del Bava nei primi del Novecento è a Genova, dove la sua famigliaa di nobiliare origine volterrana si era trasferita , compì gli studi liceali e conobbe Roberto Melli, l’artista ferrarese con il quale si legò di grande e duratura amicizia.
Segui gli studi artistici presso le accademie di Firenze amico di Telemaco Signorini, e di Isolina Cecchini, viene introdotto nell’ambiente artistico della città, dove diventa grande amico di Libero Andreotti.
Nel 1901 collabora con Vamba, al Bruscolo, per poi intraprendere l’attività di caricaturista con Umberto Notari, che lo porta al successo.
È amico di Filippo Tommaso Marinetti, di cui illustra la rivista di poesia, e diviene uno dei più famosi illustratori pubblicitare.
Nel 1908 si trasferisce in Argentina, dove a Buenos Aires collabora per El Diario, quotidiano della capitale, ma deluso dall’esperienza sudamericana, rientra in Europa dove, per un breve periodo soggiorna a Parigi.
Rientrato in Italia si trasferiece a Genova quindi, tra il 1910 e il 1920, lavorò a Milano come aiuto scenografo ed iniziò la produzione di manifesti per gli stabilimenti cinematografici Ambrosio di Torino.
Trasferitosi a Roma lavorò in prevalenza come cartellonista cinematografico: tra i molti lavori di questo periodo si ricordano i manifesti per i film: Frate Sole, 1918; La scuola delle mogli, 1925; Metropolis, 1927.
A Genova, dal 1931 lavorò come cartellonista per la Barabino & Graeve e realizzò, in questi anni, i manifesti per la Biennale di Venezia e per la Fiat.
Nel 1928 realizza per la Fiat la celebre Rampa su cui corrono delle grandi berline a fari lampeggianti: cartellone che probabilmente prende spunto dalla rampa dello stabilimento del Lingotto destinata a permettere alle vetture di raggiungere l’aerea pista di collaudo che riesce a stupire addirittura il grande architetto Le Corbusier.



Questo manifesto è considerato un capolavoro, così come non meno importante ed efficace dal punto di vista grafico risulta essere quello creato da Riccobaldi nel 1935 per la Fiat 1500 che corre nella notte lungo un’antica via romana.

Di notevole interesse, inoltre, i numerosi lavori a carattere turistico.
Ha collaborato al “Corriere dei Piccoli” e a “Le scene illustrate”, mensile letterario di cui ha realizzato diverse copertine.
L’intera opera grafica di Riccobaldi Del Bava e, in particolar modo, quella cartellonistica, e caratterizzata da una forte e personale stilizzazione del disegno che riesce ad adeguarsi, nel corso degli anni, ai vari movimenti del primo Novecento, dal Liberty all`Art Déco, dal Futurismo al Razionalismo.
Giuseppe Riccobaldi del Bava tenne un`unica personale di dipinti ad olio, sollecitato da Attilio Podestà, presso la Galleria Carlevaro di Genova nel 1967.
Alcuni esempi della sua produzioni sono pubblicati in Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino, 1995.




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