Savona 1912 – 1982

Giacomo Raimondi ceramista e pittore ligure

Giacomo Raimondi ceramista e pittore, fratello del ceramista Mario, compie gli studi artistici presso la scuola “Bartolomeo Guidobono” di Savona.
Nella prima metà degli anni Trenta inizia a lavorare presso la manifattura ceramica “Fratelli Canepa” di Savona e successivamente passa alla manifattura “S.P.I.C.A.“, di Albisola Capo prestando la sua opera come decoratore.
Sospeso il suo lavoro durante la seconda guerra mondiale riprende l’attività collaborando, come ceramista esterno, con diverse fabbriche di ceramica di Albisola tra cui “La Casa dell’Arte“, la “Fenice“, la “I.A.M.A.“, la “Ce.As.” e la “M.G.A.“.
Tra il 1952 e il 1957 lavora presso la fabbrica albisolese “Manifattura Ceramiche Italia” sotto la direzione artistica di Ugo Michielotto in Albissola Marina.
Presso la ditta collaborano artisti come Mario Grimaldi, Lucio Fontana, Umberto Ghersi, Mario Porcù, i fratelli Mario e Giacomo Raimondi, Nicola Ciavardoni, i fratelli Libero e Raffaele Collina, Achille Cabiati e Grimaldi, occupa circa 50 dipendenti.
La ditta rimane attiva fino al 1957 anno in cui il Michielotto si ritira definitivamente dall’attività e la manifattura viene ceduta alla nascente “San Giorgio Ceramiche” di proprietà dei ceramisti Mario Pastorino, Giovanni Poggi e Eliseo Salino.
Dal 1957 al 1979 Raimondi realizza una serie di vasi da esporre alla annuale rassegna del “Vaso del Confuoco” e collabora con la manifattura albisolese “V.M.A.” di Vittoria Mazzotti e con “La Fenice” di Ernesto Daglio.
Nel 1965 gli viene commissionata l’esecuzione di alcuni pannelli decorativi per i transatlantici Michelangelo e Raffaello.

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