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Genova Sampierdarena 1869 – 1937 

Angelo Vernazza pittore ligure

Angelo Vernazza nasce a Sampierdarena e ben presto approfondisce gli studi artistici iscrivendosi all’Accademia Ligustica di Genova che frequenta tra il 1884 e il 1887.
La sua arte, almeno nella fase iniziale, si sviluppa nell’ambito della pittura ufficiale, sulle tracce di un romanticismo storico aggiornato veristicamente, ma pur sempre legato ad un accademismo di fondo.
È la pittura di artisti come Francesco Semino (1832-1883), Gabriele Castagnola (1828-1883) e, specialmente, Nicolò Barabino (1832-1891) col quale stringerà un lungo e profondo sodalizio umano e artistico.
Vinta una borsa di studio si trasferisce a Firenze (1887- 1888) presso lo studio di Nicolò Barabino, artista già a quel tempo assai noto, che ebbe contatti con i pittori macchiaioli, attenuando così un certo accademismo, specie nell’esecuzione di ritratti e paesaggi.
Vernazza segue la stessa via: una pittura accademica derivante dalle commesse pubbliche, molto apprezzata dalla critica del tempo, che lo vede come il continuatore dell’opera del Barabino, ma qualitativamente meno importante nel suo percorso artistico.
Entro la fine del 1890 si accentua una tendenza a tematiche veristiche e psicologiche; tra il 1893 e il 1894 data la sua esperienza parigina, dove approfondisce i suoi studi presso l’Academie Julian, suoi professori i famosi J.P. Laurens e B. Constant (come riferisce in una lettera inviata a Luigi Gainotti nel febbraio del 1893).
Al suo rientro in Italia inizia l’esperienza divisionista: un divisionismo d’invenzione, controllato e pacato, più vicino alla seconda fase della divisione del colore.
Ne è un esempio il noto dipinto Poesia del mattino a Portofino (il pittore Conte ritrasse il Vernazza al cavalletto mentre dipinge il citato dipinto), esposto alla Mostra Nazionale di Torino, del 1898, unitamente ad altre opere divisioniste di pittori liguri, il noto gruppo degli “Audaci”.

 

Di quest’opera esegue una tarda replica e variante che espone, unitamente ad altrinove dipinti, alla mostra celebrativa dei Pittori Sampierdarenesi dell’Ottocento, nel 1967.
Dopo l’esperienza divisionista possiamo assistere al suo avvicinamento ad una pittura realista di stampo accademico.
Angelo Vernazza tratta con eguale maestria il ritratto ed il paesaggio, oltreché soggetti sacri; fu anche un abile affreschista, eseguendo numerose opere in varie chiese liguri. Ricordiamo, tra le altre, quella nella Chiesa di N. S. della Cella, a Sampierdarena; nelle Chiese di Sestri Ponente e Oregina.
Particolarmente importanti la Madonna dell’ulivo e la Madonna della montagna.
Eseguì la decorazione del Castello Brown a Portofino e della Villa Hanbury a Ventimiglia (Il passaggio di Carlo V da Ventimiglia).
Come ritrattista citiamo alcune delle sue opere più importanti: i ritratti di Vittorio Emanuele III; Giuseppe Mazzini; del suo maestro Nicolò Barabino; di Padre G.B. Perrando, esposto alla Mostra dei pittori liguri dell’Ottocento, ordinata a Genova nel 1938.
Risale al 1891 la sua collaborazione col Barabino all’affresco della sala Tollot di Palazzo Tursi, a Genova.

Ricordiamo poi la sua importante scuola di pittura, un noto atelier che aveva sede in via XX Settembre, nel palazzo delle Cupole, nel 1914.
Tra i suoi numerosi allievi, Dante Conte e Anton Mario Canepa, ai quali trasmise, anche, una particolare abilità nella conoscenza dell’anatomia umana, da lui studiata in gioventù.
Fu noto scrittore e oratore; biografo di N. Barabino; nel 1932 ne organizzò la mostra per il centenario della nascita, presentandola con una memorabile orazione.
Nel 1906 fu nominato Accademico di merito alla Ligustica.
Espose a Firenze, nel 1896, Torino, 1898, alla Promotrice Genovese nel 1900, a Parigi, Salon d’Automne, nel 1909 e nel 1911 partecipò alla decorazione del padiglione di Sampierdarena all’Esposizione Nazionale di Roma.

Sue opere presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi; Pinacoteca dell’Accademia Ligustica a Genova; Santuario N.S. di Oregina (facciata); Chiesa dell’Adorazione Perpetua (affreschi), Genova Sampierdarena; Scuola A.S. Novaro (affreschi); Ventimiglia, Villa Hanbury (affreschi).

1979

Galleria