Milano 1880 – 1960
Carlo Costantino Tagliabue pittore che ha operato in Liguria
Carlo Costantino Tagliabue allievo a Milano della Scuola Superiore di Arti Applicate del Castello Sforzesco.
All’inizio del Novecento si specializza nei paesaggio e nelle marine avvicinandosi al Divisionismo di matrice segantiniana.
Il pittore si fa interprete di un divisionismo composto, equilibrato, in cui la natura si arricchisce di significati simbolici
Esordisce nel 1905 alla Permanente di Milano per poi partecipare a diverse esposizioni braidensi e a mostre di numerose città italiane.
Ottiene un discreto successo presso i collezionisti intrenazionali, infatti molte sue opere sono conservate all’estero, in collezioni private.
Negli anni che precedono la sua partecipazione alla prima guerra mondiale esercita prevalentemente il mestiere di decoratore, intervenendo con affreschi all’interno del Duomo di Montecchio Maggiore (Vicenza, 1909), del Tempio Israelitico di Trieste (1910-1911) e della Parrocchiale di Capriolo Bresciano (1913).
Nel 1921 viene nominato socio onorario dell’Accademia di Brera e soltanto un anno prima, una sua marina divisionista era stata acquistata dal Re.
Carlo Costantino Tagliabue al termine del conflitto si dedica con continuità alla pittura da cavalletto, prediligendo la suggestione luministica delle visioni notturne, plenilunari o dominate dalla neve di paesaggi montani (Cortina, la Valle d’Aosta, la Valsesia, la Val d’Intelvi, alcune zone Svizzere), panorami lombardi, languidi notturni e roboanti mareggiate della Liguria (Notturno con pescatori, Notte a Rapallo, Luna fredda), sono conservate alla GAM di Milano.
Opere segnate dall’ossequio per il paesismo ottocentesco lombardo, talvolta, come detto, segnate da influenze divisioniste, che trovano esposizione in molteplici mostre personali nonché nelle sale milanesi della Società Permanente, della Famiglia Meneghina e delle rassegne Nazionali di Brera.