Bogliasco (GE) 1934 –2017
Raimondo Sirotti pittore ligure
Raimondo Sirotti compiuti gli studi artistici a Genova è presto presente nel panorama italiano dell’arte contemporanea.
Nel 1955, superata a Genova al Palazzo Ducale, la preliminare selezione regionale, espone a Roma alla Mostra Nazionale di Arte Giovanile “Incontri della Gioventù”.
Sempre nel 1955 vince un premio-acquisto all’ottantottesima promotrice di Belle Arti di Genova; nel 1956 gli viene assegnato, da una giuria presieduta da Carlo Carrà, il premio-acquisto Cesenatico.
Nel 1958 si trasferisce a Milano dove vive i momenti più intensi della stagione informale.
Nel 1960 avvia la propria attività didattica, nel 1961, nella sede della Società per le Arti – La Promotrice al Palazzetto Rosso di Genova, tiene la sua prima personale esponendo diversi dipinti del periodo milanese.
Nel 1966 insegna discipline pittoriche al Liceo Barabino, nel 1968 ha la cattedra di Pittura all’Accademia Ligustica e nel 1972 diventa vice direttore dell’istituto.
La didattica è per Sirotti, come per molti artisti, un impegno parallelo e non meno importante di quello artistico (è autore tra l’altro di “Arte e Natura” libro di testo di educazione artistica edito nel 1967; nel 1987 ha tenuto a Baltimora uno stage per gli studenti del Visual Art Institute).
All’inizio degli anni sessanta, che appare determinante sotto il profilo delle scelte artistiche ed esistenziali, si collocano dunque il ritorno a Bogliasco ed il matrimonio con Giovanna Casella (1963) cui segue la nascita di Emanuela, Ilaria e Riccardo.
Nel 1968, con la borsa di studio “Duchessa di Galliera” assegnatagli dal comune di Genova, soggiorna in Inghilterra: guarda con particolare attenzione alla funzione della luce nei paesaggi di Gainsburough, Constable e, per forte affinità elettiva, Turner.
Alla intensa attività espositiva di tutti gli anni a seguire unisce una serie di interventi pubblici come: la realizzazione degli affreschi nel Centro Studi di Chiavari (1971), la partecipazione al rifacimento di Palazzo San Giorgio a Genova con il dipinto del San Giorgio e il Drago sul portale d’ingresso (1990), gli arazzi per il ricostruito Teatro Carlo Felice (Genova, 1991), l’affresco dell’abside della basilica dell’Annunziata (Genova, 1995), il grande pannello presso palazzo Spinola dei Marmi sede genovese del banco di Sardegna (1995), la vetrata e la pala d’altare perla nuova chiesa del cimitero di Molassana (1995).
Nel 1998 inizia la lunga e fruttuosa collaborazione, chiamato dall’architetto de Jorio, alla decorazione di grandi navi ed in particolare quelle della Grimaldi; nel 2001 due sue grandi tele sono collocate nell’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.
Raimondo Sirotti nel 2002 realizza il grande trittico Adorazione dei Magi ispirato a Joos von Clève che viene esposto alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Pellicceria a Genova nell’ambito della mostra dedicata al grande artista fiammingo.
In questi ultimi anni Sirotti approfondisce lo studio della ceramica e del vetro e realizza una grande vetrata per gli uffici genovesi della Banchero & Costa (2002) e, insieme ad Aurelio Caminati, compone una grande ceramica per il Centro Civico di Prà-Palmaro (2004).
Ha sempre lavorato a Bogliasco e Genova dove è stato apprezzato direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.