Albisola (SV) 1922 – 2001
Antonio Sabatelli pittore e ceramista ligure
Antonio Sabatelli pittore, scultore e ceramista, considerato una più brillanti esponenti del panorama artistico nazionale degli anni cinquanta-sessanta, (era uso firmare le sue opere «Saba-telli»).
Sin da bambino si cimenta con l´argilla e a 14 anni va da Tullio Mazzotti e da Bianco per imparare.
Dopo questa prima formazione nella sua città natale, nel 1938 scappa di casa e si trasferisce a Torino, dove conosce Persico, Levi e diviene allievo di Luigi Spazzapan, l´artista che più di tutti ritiene interessante siccome non fa mostre, non vende quadri e rifugge da tutti gli “ismi” del suo tempo.
Nel ’40 si sposta a Milano, dove diviene amico dello scultore Broggini e nel frattempo, conseguita la licenza liceale, si iscrive dapprima alla facoltà di medicina e, successivamente, a quella di architettura.
Nel dopoguerra approda a Parigi.
Qui frequenta artisti e letterati: Camus, Caffi, Salvemini e Sartre ed, anche, insegna ceramica nei corsi organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura.
Grande viaggiatore, si reca in Olanda, Svizzera, Inghilterra e Germania.
Antonio Sabatelli ritornato ad Albissola Marina, negli anni sessanta, stabilisce una collaborazione con le manifatture di Bianco d’Albisola e l'”Isola Ceramiche” di Tonino Tortarolo e Federico Anselmo.
Erano anni d´oro per le neo avanguardie della ceramica, come veicolo espressivo: ad Albisola era arrivato Lucio Fontana, che dimorava vicino a Pozzo Garitta.
Nel 1957 si inaugura la prima mostra collettiva che riunisce soltanto Fontana, Sassu, Fabbri,Reggiani e Siri.
Per la prima volta appare il logo realizzato ed offerto al circolo degli artisti da Antonio Sabatelli.
Dopo di allora sono numerose le iniziative e le mostre che Sabatelli realizza ed indimenticabile per Albissola rimane la rassegna degli aquiloni dipinti dagli stessi artisti.
Famoso ritrovo degli artisti erano i tavolini di Checchin, ove si incontravano artistiti come Aligi Sassu, Agenore Fabbri, Asger Jorn, Karel Appel, Roberto Crippa.
Antonio Sabatelli difficilmente si aggregava a questi colleghi: pur facendo parte a pieno titolo di quel movimento, si manteneva in disparte.
Questo all’insegna del suo temperamento anarchico e ribelle.
Nel 1963 rientra tra i venti artisti-ceramisti che contribuiscono realizzazione del Lungomare degli Artisti di Albissola Marina, ove è suo uno dei pannelli policromi.
Nel medesimo anno concorre alla quinta edizione del Festival Albisolese.
Negli anni successivi crea originali maioliche preso i forni della manifattura albisolese “San Giorgio“.
Ancora nel 1969 costituisce, grazie al supporto tecnico di Tonino Tortarolo e l’azione commerciale di Angelo Germano, la “fornogalleria” (laboratorio, fornace e galleria d’arte) “La Ruota” di Albissola Mare, avviando una produzione di prodotti monotipi d’artista e complementi architettonici ed allestisce uno spazio riservato alle mostre, in cui vengono collocate opere di importanti ceramisti italiani e stranieri.
La bottega-galleria rimane attiva solo per alcuni anni, dopodiché Saba Telli, spirito inquieto ed iroso, intorno alla metà degli anni settanta lascia la ceramica e si ritira dall’attività artistica.
Non manca però di tenere collaborazioni con l’Unesco e la cineteca di Parigi, fa anche il fotografo per la rivista Vogue.