Genova 1858 – 1918
Tullio Salvatore Quinzio pittore ligure
Tullio Salvatore Quinzio pittore di affreschi e noto ritrattista, dopo un periodo di studi e di apprendistato fra Firenze e Roma durato dieci anni si stabilì definitivamente nella città natale dove intraprese una fortunata carriera artistica. Iniziato alla tecnica dell’affresco dal padre, Giovanni Quinzio si iscrisse all’età di 12 anni all’Accademia Ligustica che frequentò fino al1886 quando si trasferì a Firenze dove si iscrisse ai corsi dell’Accademia locale che seguì per un biennio.
Dal 1878 al 1887 visse a Roma dove inizialmente studiò grazie ai due pensionati Traverso e Stanziari; in seguito collaborò con il pittore e decoratore Giuseppe Sciuti artista meridionale allievo di Domenico Morelli; all’epoca noto e impegnato in numerosi incarichi pubblici e privati.
Il ritorno a Genova nel 1887 segna per Quinzio, richiesto tanto dalla committenza religiosa che da quella privata l’inizio di una proficua attività di decoratore svolta in parte autonomamente, in parte avvalendosi dell’aiuto del padre.
Tali successi, uniti anche ad un’attività espositiva che lo vide presente regolarmente dal 1879 alle mostre della promotrice genovese oltre che alla Biennale di Venezia del 1899 all’Esposizione del Sempione di Miano (1906).
Tullio Salvatore Quinzio ottiene nel 1893 la nomina di accademico della ligustica dove diresse fino al 1894 la scuola di disegno dal vero per poi passare l’anno successivo e fino al 1906 a quella di nudo.
La pittura di Quinzio si ricollega nell’affresco alla tradizione decorativa del barocco ligure, pur aggiornata a un più moderno verismo al quale l’artista aderisce con maggiore evidenza nelle opere da cavalletto e negli acquarelli più chiaramente ispirati, tanto nei soggetti quanto nell’esecuzione, al verismo meridionale di fino Ottocento.