Genova Pino 1814 – ln navigazione 1854

Federico Peschiera pittore ligure

Federico Peschiera con l’aiuto di un assegno mensile di dieci lire con­cessogli dal Marchese Marcello Staglieno, iniziò a frequenta­re regolarmente la scuola di pittura all’Accademia Ligustica dire­tta da Francesco Baratta.
Diciottenne venne assunto in qualità di disegnatore topografo presso la Tipografìa Ponthenier per illustrare il settimanale “Magazzino Pittorico Universale”.

Malgrado ciò i suoi voli sfrenati e bizzarri attrassero moltissimo pubblico, gran parte della critica ufficiale del tempo e numerosi amatori d’arte che gli diedero prote­zione ed aiuto.
Per la vivacità e la freschezza coloristica, che i suoi contemporanei chiamarono “alla francese “, e per la ribelle e portentosa abilità disegnativa incontrò largo fa­vore d’altra parte quel suo stesso squillante colorire e certe abbondanti concessioni al genere popolaresco nella pittura di cavalletto, unitamente alla predilezione per le composizioni ingombranti e macchinose nella pittura mu­rale valsero a suscitare l’incomprensione e la disapprovazione di molti.
Federico Peschiera per il mancato appoggio della Corte di Torino alla realizzazione di una colossale epopea italiana; per l’ insuccesso riportato a Londra, dove non trovò committen­ti, e successivamente a Genova in occasione di un Con­corso del Municipio (1854), le cose mutarono sensibilmente e la “ persecuzione sorda a poco a poco cresceva, i sorrisi sardonici, i motti equivoci, le reticenze e in parola, tanto che sarebbe bastato la metà per far morire etico»
In realtà la mente tarata e turbata del Peschiera, ossessionata da una sola idea: andar lontano, fuggire abbonare la città natale, ormai sorda ed ostile e nel Golfo del Messico al largo di Orleans, stordito dalla febbre gialla muore annegato.

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