Ferrara 1893 – Alassio (SV) 1977
Noel Quintavalle “Noelqui” pittore ligure
Noelqui Quintavalle in giovane età si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi in architettura.
Circa la sua formazione pittorica egli stesso si definiva autodidatta.
Nel 1915 partecipa al primo conflitto mondiale (Corpo degli Alpini), meritando diverse decorazioni al valore.
Nel 1918, ad Alassio, sposa la fiorista Gina Mascardi, iniziando ad operare anche a Milano dove debutta alla Biennale di Brera, allestendo, poi, numerose mostre in diverse città italiane.
Fino al 1927 espone senza interruzioni alle più importanti rassegne italiane e internazionali; dopo tale data non partecipa più alle collettive.
Noelqui Quintavalle nel 1940 si stabilisce definitivamente ad Alassio.
Per alcuni anni riveste la carica di Direttore della “Famiglia Artistica” di Milano e Segretario della Camera Artisti Combattenti d’Italia.
In questo periodo intensifica la sua attività letteraria collaborando a numerose riviste d’arte ed impegnandosi nella pubblicazione di vari volumi.In modo assai fruttuoso si dedica, anche, all’attività di scultore e xilografo.
Come dicevamo in precedenza dal 1927 in poi, interrompe la sua partecipazione a mostre collettive e si dedica all’organizzazione delle Personali: a Genova, presso la Galleria Ranzini; a Milano, nel 1948 e 1958; presso la Galleria Ghelfi, Verona 1961; a Bologna.
Fra le più importanti personali all’estero ricordiamo quelle tenute a Londra, Parigi, New York, Buenos Aires, Rosario, Montevideo, Caracas, Zurigo, Ginevra.
Tematiche a lui particolarmente care il ritratto e il paesaggio.
Nel primo caso ricordiamo quello della prima moglie, eseguito verso il 1917-1918, interpretato inmaniera assai intensa e plastica.
Opere presso: Galleria d’Arte Moderna di Milano (Nuvole rotte, Paesaggio); a Roma, nella collezione dell’ex Re d’Italia (Mattino a Ca’ Barbara); nelle Quadrerie dell’Ospedale Maggiore di Milano (Un miracolo di San Camillo, Pala d’altare); museo d’Arte Moderna di Rosario (Nudo all’antica).
Numerosi i critici che si sono dedicati al suo percorso artistico: M. Bernardi, G.L. Ghiglione, H.F. Muller ed altri.
Nel 1930-1940 Quintavalle approfondisce le sue istanze legate all’interiorità, avvicinandosi ai concetti estetici dell’arte del “Novecento”.