NIZZOLI MARCELLO-PITTOORILIGURI.INFO

Boretto (RE) 1887 – Camogli (GE) 1969

Marcello Nizzoli pittore e designer che ha operato in Liguria

Marcello Nizzoli - 300 The Italian Touch

Marcello Nizzoli allievo di Paolo Baratta all’Accademia di Belle Arti di Parma.
Dopo una iniziale adesione ai moduli stilistici del Secessionismo, in una rilettura delle soluzioni cromatiche di Klimt e di Schiele, comincia a dedicarsi alla grafica pubblicitaria e alla progettazione di marchi, tessuti e arazzi ricamati,
Nel 1913 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’ambiente della Famglia Artistica Milanese.
Nel 1914 partecipa, a fianco di Sant’Elia e di Dudreville. alla mostra di Nuove Tendenze, esponendo alcuni dipinti e stoffe ricamate.
Nel 1923 prende parte alla Prima Esposizione Internazionale d’Arti Decorative di Monza e nel 1925 consegue due Grand Prix all’Esposizione di Parigi.
Dal 1921 aveva avuto inizio la sua attivitΓ  di cartellonista.
Lo stesso anno realizza il suo primo manifesto Bella Starace, per la Drammatica Compagnia Italiana e nel 1924 con il manifesto Industria Automobilistica OM inizia la sua collaborazione con l’Agenzia Maga.
Dal 1925 viene affermandosi il suo stile caratteristico. connotato da volumetrie definite dalle campiture di colore che da un lato derivava dalla lezione di Cezanne, dall’altro dalle contemporanee esperienze futurista e novecentista di Fortunato Depero e Mario Sironi.

Questo mutamento stilistico, oltre a portare alla progressiva riduzione di ogni precedente ascendenza liberty, sostituita da soluzioni di tipo avanguardistico che puntavano ad un’evidenza esclusiva del prodotto pubblicizzato, determinΓ² – anche in linea con tale tendenza Β­l’eliminazione di ogni riferimento ambientale.
Tra i suoi manifesti piΓΉ famosi di questo periodo, oltre a quelli realizzati insieme a Cascella per le Esposizioni di Monza del 1927 e del 1930, si ricordano Bella Starace, Bitter Campari (1925) e Cordial Campari (1926).
Marcello Nizzoli partecipa alla I Mostra del Novecento Italiano nel 1926 e alla II Mostra nel 1929.
Amico di Terragni e di Persico (a fianco del quale insegna all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche nella Villa Reale di Monza), si avvicina a posizioni razionaliste, caratteristiche del Gruppo 7, adeguando la sua ricerca alle nuove soluzioni espressive, quali l’uso della fotografia e del fotomontaggio.

Cura in questo periodo l’allestimento di numerose mostre, tra cui quello per la Sala 1919 alla Mostra della Rivoluzione Fascista di Roma,
Nel 1937 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi e nel 1928 alla I Mostra del Cartellone e della Grafica Pubblicitaria a Milano.
Nel 1930 espone alla IV Triennale di Milano.
Nel 1938 entra a far parte dell’ufficio tecnico dell’Olivetti, producendo per questa ditta lavori grafici pubblicitari e progetti industriali ed architettonici.

Autoritratto

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