Alassio (SV) 1874 – Genova 1939
Ettore Morteo pittore ligure
Ettore Morte nato ad Alassio si forma, artisticamente, presso l’Accademia Ligustica ed esordisce nel 1897, all’esposizione della Società romotrice genovese.
Pittore di gusto impressionista, privilegia la pennellata materica e toni cromatici accesi (ripetuto l’uso del viola).
Dipinge scene di genere, paesaggi, marine ma è particolarmente abile nel raffigurare vedute della vecchia Genova e delle riviere, le quali hanno una valenza non solo artistica ma anche di documento storico.
Citiamo alcuni titoli: Un angolo della Foce; San Giacomo di Carignano; Chiesa di Sturla; Porta Soprana; Alassio e il mare; Vico Zuccarello.
Nel 1914 partecipa a Firenze alla mostra “Opere pregevoli di Macchiaioli” organizzata dall’ Impresa di vendite “Arte antica e moderna”, Diretta dall’Antiquario Alfredo Geri.
Ettore Morte nel 1920 viene eletto Accademico di Merito presso la Ligustica; si cimenta anche con l’affresco eseguendo, tra l’altro, la decorazione del soffitto dell’ufficio postale di Alassio con la scena dei Saraceni in vista.
Il Municipio di Genova gli acquista tre dipinti per le sue quadrerie; nel 1968 espone a Genova (Palazzo Cattaneo Mallone) l’opera Alassio ed il suo mare, in occasione della mostra “Elementi grafici e pittorici fra Decimonono e Ventesimo secolo“.
Morteo Ettore dimostra, anche, predilezione per la poesia dialettale e nel 1926 pubblica una raccolta intitolata “Rime arascine” illustrata da Riccardo Lercari.
La sua arte rimane, comunque, legata alla tradizione pittorica ottocentesca; altri titoli di sue opere più note: Vico Damiata (1925); Antica piazzetta di San Silvestro, a Genova (1922); Vico Garaventa (1926); Via Ugo Foscolo (1926).
Ettore Morte nei primi decenni del Novecento partecipa attivamente a diverse esposizioni genovesi interpretando, anche, in maniera personale la tecnica del divisionismo.
Sue opere sono custodite presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova ed in numerose collezioni private.