Genova 1884 – Verona 1918

Emilio Mantelli pittore e xilografo ligure

Ritratto di Emilio Mantelli eseguito di Eugenio Baroni

Emilio Mantelli da bambino si stabilì a La Spezia con la famiglia, ma già tra il 1901 e il 1904 si trasferì a Firenze.
Qui si iscrisse alla scuola libera del nudo di Fattori all’Accademia di Belle Arti, dove ebbe modo di frequentare Adolfo De Carolis.
Strinse legami di profonda e duratura amicizia con i compagni di corso Moses Levy, Libero Andreotti, Enrico Sacchetti, Giulio Cesare Vinzio e soprattutto con Lorenzo Viani.
In quegli anni la sua attenzione era rivolta ancora esclusivamente alla pittura; ma delle opere resta qualche traccia solo nei cataloghi di esposizione della Promotrice fiorentina del 1903 e del 1904 e nelle pochissime testimonianze di qualche biografo, dalle quali si ricava un interesse per le marine.
Soggiornò a Venezia, prima di intraprendere un viaggio a Parigi, dal 1906 al 1908 in compagnia di Viani e Andreotti.
Nel 1911 esordì nel secondo numero dell’Eroica, (rivista fondata a La Spezia da Ettore Cozzani) connotandosi per le sue xilografie tese alla ricerca di essenzialità e sinteticità, rivista alla quale fornirà un rilevante apporto.
Nel 1914 partecipò alla XI Biennale di Venezia con sei opere esposte nella sala dedicata alla xilografia contemporanea in Italia ordinata dalla “Corporazione italiana degli xilografi” di Cozzani.
Nel 1915 presentò otto opere di soggetto popolare alla III Esposizione internazionale dell’arte della Secessione a Roma (alla quale aveva partecipato anche nella prima edizione del 1913), contemporaneamente, a Milano intervenne alla Mostra dell’incisione italiana organizzata dalla Società per le belle arti ed esposizione permanente inviando, tra le altre opere, una xilografia a tre legni, Testa di donna, che ritraeva sua moglie Ines sposata a La Spezia.
Emilio Mantelli condividendo il programma interventista di altri collaboratori dell’Eroica, si arruolò volontario nel 1915 e partì in guerra i primi di gennaio del 1916 come tenente di fanteria.
Al fronte incise diversi legni a soggetto militare.
Si dedicò profusamente anche alla grafica minore incidendo molti ex libris, emblemi, biglietti augurali e da visita, annunci di nozze, annunci di imprese.
Lo scultore Eugenio Baroni gli ha dedicato un busto in bronzo.

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