Genova 1890 – 1957
Adolfo Lucarini pittore e scultore ligure
Adolfo Lucarini fu valente scultore al pari di altri artisti coevi, quali Luigi Navone, Edoardo De Albertis, Eugenio Baroni.
Non fu mai incline ad assoggettarsi al sistema e alle pressioni del periodo storico – il primo Novecento – in cui si trovò ad operare.
L’arte di Lucarini è caratterizzata da arcaismo con sfumature deco.
Ha frequentato l’Accademia ligustica , formandosi nell’area del tardo Liberty genovese.
I primi documenti ufficiali riguardanti lo scultore riguardano la mostra della Promotrice del 1917.
Del periodo è la Lucerna, in cui sono presenti influssi del Baroni, che permarranno anche nel proseguimento del suo cammino artistico.
Nel 1925 partecipa alla rassegna di Monza rafforzando la propensione per il decò, non a scapito comunque di una robusta volumetria: del periodo sono conservate, presso la GAM Genova , Testa femminile e Figura femminile.
La sintesi fra stilizzazione e deco viene raggiunta ne La terra.
Simili processi di stilizzazione si possono ravvisare nella Stele Cartagenova e nella Carenzi del Cimitero di Staglieno.
Nella tomba Gregori è presente sia una connatazione deco che il gusto del monumentalismo tipico dell’epoca.
Adolfo Lucarini, dal 1929, si sposta verso una impostazione più realistica del modellato, con La fatica e La pietà (mostra sindacale genovese 1929 e 1931).
La maternità del 1935 conservata alla Galleria d’Arte moderna di Genova, sintetizza stilizzazione e solidità volumetrica di stile Novecento.
Nel secondo dopoguerra l’attività del Lucarini si orienta sempre più verso la pittura.
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