Genova Sampierdarena 1928 – Genova 2014
Luigi Maria Gais pittore ligure
L’abitudine al disegno e alla pittura che scandisce da sempre la vita di Luigi Maria Gais rivela anzitutto un’ attitudine sincera, che, pur senza l’ausilio di una scuola, ha trovato uno sbocco quasi naturale in una quotidianità operosa.
Non sembra trattarsi di quel dilettantismo che induce a percorrere, inevitabilmente, la strada un po’ malinconica, lastricata di mostre, concorsi e premi appartati, connessi al concetto di una figurazione perdente, lontana dal dibattito critico del momento.
Pare questa piuttosto un’operazione di autoanalisi, un flusso di coscienza che potrebbe esprimersi, parimenti, nella forma di un diario.
C’è chi scrive e c’è chi disegna, è soltanto una questione di scelta linguistica.
Com’è naturale, Gais, uomo del suo tempo, ha osservato, fatto proprie e rielaborate suggestioni visive tratte da ciò che, di volta in volta, è stato sulla cresta dell’onda.
E così, non sarebbe un esercizio complicato individuare le fonti dei disegni e dei dipinti attraverso gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta: potremmo citare, tanto per farne alcuni, i nomi di Dufy e di Folon, di Peynet e di Mangini, sullo sfondo dell’esperienza delle avanguardie internazionali del Novecento.