Pistoia 1911 – Savona 1998
Agenore Fabbri pittore e scultore che ha operato in Liguria
Agenore Fabbri formatosi a Pistoia si trasferì nel 1935 in Liguria dove fu tra protagonisti del principali movimenti di rinnovamento espressivo in Italia.
Ad Albissola, in rapporto con Fontana, Tullio d’Albisola,
Il gruppo CoBrA, Lam e Rossello, la sua personalità andò via via definendosi con sicurezza attorno tematica esistenziale i cui termini emblematici risultarono essere l’urlo, la ferocia umana, la rabbia, la lotta.
Dalla terracotta al bronzo i materiali stessi si sono fatti pertanto espressionisticamente carico del significati e del messaggio.
Grandi mostre, le Biennali veneziane e le Quadriennali romane ed all’estero, particolarmente a New York, premi, commesse pubbliche e riconoscimenti prestigiosi non hanno distorto il suo impegno, anche sperimentale, concentrato sulle forme, sulle estreme possibilità evocative della luce e del movimento..
Dalle opere iniziali, influenzate da Arturo Martini ed improntate ad un realismo di fondo, Agenore Fabbri a partire dal 1943 e per tutto il dopoguerra, si è successivamente indirizzato verso un dichiarato realismo espressionista, accentuato dalla drammatizzazione della materia sulla quale sovente è intervenuto con colorazioni, bruciature e abrasioni inquietanti.
Nel 1943 prende parte all’attività della Resistenza in Liguria.
Dopo la liberazione si trasferisce definitivamente a Milano.
I suoi soggetti preferiti sono uomini sofferenti, animali, lotte tra animali e uomini; segnato profondamente dalle atrocità belliche, esprime nelle opere del dopoguerra la tragicità del mondo contemporaneo attraverso un linguaggio realista-espressionista.
Dopo una breve parentesi informale-astratta (fine anni Cinquanta) è tornato ad un figurativo che non ha evitato ma, anzi, ha mobilitato ulteriormente la tensione drammatica.
Dell’artista vanno ricordati inoltre gli accessi all’attività incisoria nonché a quella pittorica che ha caratterizzato soprattutto gli ultimi anni del suo lavoro.
Agenore Fabbri dal 1940, anno di esordio alla milanese Galleria Gian Ferrari, ha tenuto una trentina di significative personali.
Nel 1999 la Piccola Galleria di Savona e, nel 2000 il Centro Balestrini di Albissola Marina hanno ricordato l’artista con importanti retrospettive, inoltre, nel 2010, la Pinacoteca Civica di Palazzo Gavotti, Savona, ha presentato un’ampia antologica.