Milano 1838 – 1895
Achille Dovera pittore che ha operato in Liguria
Achille Dovera è stato un artista di straordinaria qualità pittorica.
Allievo all’Accademia di Brera, studiò paesaggio e figura con Francesco Hayez, dal quale derivò un fare pittorico romantico, alla maniera di Gaetano Fasanotti (1832-1882) cui si avvicina molto per l’analisi minuta dei particolari, colti con precisione e naturalismo.
Nel Dovera si notano comunque, soprattutto per le marine, anche ricordi del più noto pittore napoletano Eduardo Dalbono, ch’egli dovette senz’altro conoscere nel suo vario peregrinare per mostre.
Intraprese diversi viaggi di studio in Francia, ed espose a Milano, Torino e Venezia.
Partecipò nel 1860 alla spedizione dei Mille con Garibaldi, nel meridione, a cui si riferiscono i dipinti esposti a Brera l’anno seguente (fra gli altri, La rivista del generale Garibaldi a piedi del Monte Pellegrino a Palermo).
Alle mostre presentò vedute e marine della Normandia e della Liguria, dei dintorni di Parigi, dei laghi lombardi, della Brianza, delle valli ticinesi e infine, dopo il 1890, delle coste argentine e del Marocco.
Achille Dovera mantenne legami con la tradizione romantica, visibili soprattutto nelle accentuate notazioni atmosferiche.
Dovera fu inoltre presente, il che attesta la fortuna che godette nell’Ottocento, nella famosa esposizione milanese “La pittura lombarda nel secolo XIX”, curata da Vespasiano Bignami nel 1900.
Alla Galleria d’Arte Moderna di Milano si conservano: Mucca al pascolo, Dopo la pesca, Scogliere e spiaggia ligure con macchiette.
Tra le sue opere: Nel parco di Monza; I doni del papà; Bassa marea; In Normandia; Costumi brianzoli; Nevicata a Milano; Scarico della neve; Tramonto sul Brennero; Bellagio vista da Menaggio, In riva al mare (Liguria), Scogliera di Nervi, Raggio di sole.
Può essere considerato un alto rappresentate della pittura naturalista e di genere ottocentesca.
L’opera ha un ampio respiro classico, con questa veduta che si perde nella lontananza di una leggera prospettiva aerea.
A livello formale mantiene il contatto con la realtà fenomenica che viene riprodotta in modo preciso, anche se fondamentale è il ruolo del colore.
La stesura è sempre molto mossa, veloce e corsiva e dona freschezza e immediatezza alla scena senza però disgregare le forme.
Fondamentale è la luminescenza che pervade le sue opere.