Merate (LC) 1883 – 1953
Donato Frisia pittore che ha operato in Liguria
Donato Frisia figlio di un decoratore, si formò presso l’Accademia di Brera, dove fu allievo di Cesare Tallone.
Al 1909 data l’esordio espositivo presso mostre private, cui seguiva due anni dopo il debutto alla Permanente di Milano.
Ben presto il giovane, che all’impegno di ritrattista doveva affiancare l’interesse per il paesaggio e la natura morta, si impose per la sapiente prosecuzione di spunti e motivi riconducibili alla feconda eredità del naturalismo lombardo trasposti in un linguaggio artistico non attardato e pienamente novecentesco per libertà di condotta.
Assai importante in tal senso doveva rivelarsi l’amicizia con Emilio Gola, che rappresentò per il giovane un importante punto di riferimento.
Nel solco di questo percorso, assai attento alla lezione dei maestri della generazione precedente, Frisia seppe ricondurre gli stessi stimoli di cui fu ricca la sua vicenda artistica; dopo essersi trasferito a Roma nel 1915 per partecipare alle mostre degli Amatori e Cultori d’Arte, nel 1919 si recava a Parigi, dove condivise lo studio con l’amico Anselmo Bucci ed ebbe occasione di conoscere alcuni dei personaggi più in vista della scena artistica, da Modigliani a Picasso.
Donato Frisia nella capitale francese avrebbe continuato a recarsi con regolarità affiancando a tale meta, nei decenni seguenti, viaggi in Italia, in Grecia, in Spagna, nell’Africa settentrionale, a Vienna e a Londra, sempre traendo da queste occasioni continui motivi di studio e di ispirazione per la sua attività di paesaggista.
Dagli anni Trenta la Liguria e in particolare Mulinetti, presso Recco, dove l’artista prese a trascorrere la villeggiatura estiva presso parenti, arricchì di nuovi soggetti la sua già folta topografia artistica.
L’intensa attività espositiva del pittore in Italia e all’ estero fu coronata da riconoscimenti prestigiosi, tra cui si segnala nel 1922 il premio Principe Umberto con “Ritratto della signora Cavallotti” e nel 1929 la medaglia d’oro alla II Mostra nazionale del paesaggio tenutasi a Bologna.
Donato Frisia in anni più tardi, nel 1941, la Permanente di Milano gli tributava una personale, cui l’anno dopo seguiva quella allestita presso la Biennale di Venezia.