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La Spezia 1882 – 1938

Angiolo Del Santo scultore ligure

Angiolo Del Santo aveva undici anni quando, nel 1893, manifestò una prepotente vocazione e, sentitosi chiamato a fare lo scultore, stabilì di diventarlo per sempre.
Scrisse nel suo diario: “… la mia è una prepotente vocazione è tale proporzione che travolge me stesso.
Mi sento chiamato a fare lo scultore: ho deciso per sempre; la mia fiamma è accesa e non vacillerà più: farò lo scultore!”.
Studiò a Torino sotto la guida di Leonardo Bistolfi e poi all’Accademia di Carrara.
Angelo Del Santo svolse la sua attività prevalente­mente alla Spezia dove ebbe un ruolo predominante nei primi decenni del Novecento.
Di rilievo un suo viaggio in Olanda dove esegui un monumento funerario. Autore anche di numerose targhe e monumenti per i caduti, di stampo bistolfiano, raggiunse nell’arte funeraria i suoi ri­sultati più alti.
Tra le sue opere a La Spezia : le figure della stele scolpita nel 1919 per la tomba Cima-Bertonati nel cimitero della Spezia, intitolata “Incipit vita nova”, in cui – come ha scritto un insigne critico contemporaneo – “… traduce in carne vera, in sensualità dei corpi senza compiacimenti anatomici, l’idea del passaggio da un mondo all’altro…”. E ancora la targa della Vittoria del 1922 per il distrutto palazzo Civico, i monumenti a Capellini e ad Ubaldo Mazzini del 1924-25, la preziosa scultura di Niccolò Paganini del 1935 per il Comune di Carro altre opere si trovano a Carrara, Biblioteca di Belle Arti; Genova Nervi, Galleria d’Ar­te Moderna.

Galleria

Autoritratto, 1909