Brescia 1909 – Burano (VE) 1994

Silvio Consadori pittore che ha operato in Liguria

Silvio Consadori appresa in gioventù la tecnica dell’affresco, frequenta l’Accademia Carrara di Bergamo ed in seguito si trasferisce a Roma, dove segue i corsi dell’Accademia di Belle Arti, della Scuola Libera del Nudo e dell’Accademia di San Luca.
La sua carriera inizia a Parigi, dove si trasferì.
Al rientro in Italia (1935), frequenta a Milano il circolo dei pittori di Bagutta recandosi per la prima volta a Burano, dove tornerà più volte dipingendo vedute, scorci e figure caratteristiche, altra sua meta preferita sarà Sestri Levante che frequenterà assiduamente stringendo amicizia con Dina Bellotti.
Tra gli altri soggetti amati dal pittore ricorrono gli interni di caffè, i dipinti di figura e soprattutto le Maternità, eseguite nei primi anni Quaranta.
Presente con “Ritratto di mia madre” alla Biennale di Venezia del 1940, partecipa in seguito anche ad altre due edizioni della rassegna (1958 e 1950), organizzando inoltre un’importante mostra presso la Galleria Meridiana di Milano nel 1952.
Nel dopoguerra s’impegna prevalentemente nel genere sacro, dedicandosi anche ad importanti imprese decorative fra cui l’ampio ciclo di affreschi per il Santuario di Oropa, presso Biella.
Silvio Consadori all’attività di pittore e frescante affianca quella di disegnatore, ricevendo apprezzabili riconoscimenti in occasione della mostra monografica svoltasi presso la Galleria Ponte Rosso di Milano (1981), e l’attività didattica, perseguita per oltre trent’anni al Liceo Artistico di Brera.

Esponente della cultura figurativa che, sulla scia del “ritorno al mestiere” dei grandi maestri novecenteschi, da Carrà a Sironi, concepisce la modernità come prosecuzione consapevole della grande tradizione, affianca sin dagli esordi, negli anni Trenta, l’attività di pittore murale a quella di autore da cavalletto, dando vita, oltre che a una serie memorabile di paesaggi e ritratti, anche a importanti interventi ad affresco in luoghi quali il Santuario di Cascia, Santa Maria delle Grazie a Milano, la Cappella degli Svizzeri e la cappella privata di papa Paolo VI in Vaticano.

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