BISIO SILVIO 4-PITTORILIGURI.INFO

Alba (CN) 1914 – Rapallo (GE) 1997

Silvio Bisio pittore ligure

Silvio Bisio prima di trasferirsi definitivamente a Rapallo nel 1958, trascorre importanti anni di formazione e conseguente prima stagione pittorica a Genova.
Nella capoluogo ligure, infatti, Bisio tiene le sue prime mostre personali (Galleria L’Isola, 1947, Galleria Venchi, 1949), dove presenta opere caratterizzate da un felice cromatismo d’ascendenza matissiana.
Alla fine degli anni trenta incomincia a dipingere.
Risale a quest’epoca l’amicizia con gli artisti Emilio Scanavino, Cherchi e Fieschi. In seguito stringe amicizia anche con Fasce, Allosia, Borella, Bosco e Plinio Mesciulam.
Le prime sue opere conosciute risalgono al 1940 (Ritratto della Madre).
Purtroppo molte altre sono disperse o sono state da lui stesso distrutte successivamente.
Per tutto il decennio successivo i suoi dipinti denotano una sensibilità e passione verso la pittura francese, in particolare i fauves.
Espone alla Galleria Romano nel 1944 in due mostre: la prima di disegni insieme a Cherchi, Chiti e Fieschi, la seconda con Cherchi, Borella e Randazzo.
Nel 1951 insieme ad Allosia, Borella, Fasce, Mesciulam e Scanavino costituisce il gruppo genovese della Galleria Numero di Firenze diretta da Fiamma Vigo.
Le prime esposizioni di arte astratta del gruppo organizzate a Firenze avvengono nel 1951 e nel 1952.
Il successivo neocubismo, sfocia, a partire dal 1952, in una grammatica concretista, che convoglia solari accensioni timbriche in rigorose e profilate griglie costruttive.
Entrato in contatto con l’avanguardia concretista della città (Allosia, Fasce, Mesciulam, Oberto, Pecciarini), espone con essa alla mostra Astratto concreto a Genova, ospitata nel novembre-dicembre 1953, allo Studio “b24” di Milano.

Silvio Bisio nel corso degli anni Cinquanta, Bisio ha modo di esporre a varie mostre collettive della Galleria Rotta di Genova.
Negli anni Sessanta, abbandonato il concretismo, affronta un linguaggio informale d’eco spazialista.
L’attività espositiva, tuttavia, va sempre più diradandosi, fino ad una nuova impennata a partire dalla metà degli anni Ottanta, con mostre personali in gallerie di Genova, Savona, Chiavari e Rapallo.

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