Barabino Nicolò 01

Genova Sampierdarena 1832 – Firenze 1891

Nicolò Barabino pittore ligure

Nicolò Barabino nato a Genova Sampierdarena, si iscrisse all’Accademia Ligustica nel 1844, allievo del pittore Giuseppe Isola.
Nel 1857 vincitore della Pensione Durazzo che divise con l’amico Francesco Semino, si trasferì a Firenze per proseguire gli studi, condividendo l’alloggio di via San Gallo con Gabriele Castagnola e lo scultore Rivalta.
Nicolò Barabino fu essenzialmente pittore storico e religioso, anche se la frequentazione dello storico Caffè Michelangiolo a Firenze, ritrovo abituale dei macchiaioli toscani, lo avvicinò alla pittura del vero, integrando così alla sua soggettistica tradizionale che, comunque, risultò prevalente durante tutto il suo percorso artistico.
Nel 1864 venne nominato Accademico di Merito della Ligustica.
La sua meticolosità ed il suo continuo desiderio di apprendere e di perfezionarsi, lo portarono ad effettuare numerosi viaggi all’ estero, specie in Francia, Spagna, Olanda.
Lunghissimo sarebbe l’elenco delle opere eseguite da questo grande maestro della pittura dell’ ottocento ligure, citiamo soltanto le principali: Firenze, Santa Maria del Fiore, dipinti per i mosaici delle tre lunette della facciata (1885-87); sempre a Firenze presso gli Uffizi un autoritratto (1890 circa).
A Genova Palazzo Orsini con opere di notevole pregio fra le quali “Colombo a Salamanca” (1883-1887), “Archimede” (1882-1883), “Galilei in Arretri” (1880). Genova Palazzo Tursi: “La munificenza”, “ la Carità”, “ la Pace” (1889-90). Sampierdarena, Chiesa di Santa Maria della Cella: “Quasi oliva speciosa in campis” (1888); soffitto “Battesimo di San Martino” (1864), “Gonfalone” (1854).

Suoi dipinti figurano, poi, nella Galleria d’Arte Moderna di Roma: “Bozzetto per l’affresco della Munificenza” (1889). “Bozzetto per l’affresco Genova vincitrice” (1889), “Bozzetto per il Carlo Emanuele I” (1890)
A Genova presso la Galleria d’Arte Moderna: “La morte di Carlo Emanuele II (ordinato dal Re Umberto I) Genova Accademia Ligustica: “Testa di bambina”.
Tra i suoi allievi ricordiamo Luigi Gainotti, Angelo Vernazza (che gli fu accanto sino agli ultimi giorni), Giovanni.Battista Torriglia.

Galleria