Tribogna (GE) 1744 – 1821)
Giuseppe Bacigalupo pittore ligure
Giuseppe Bacigalupo è nato in Val Fontanabuona entro terra della Riviera ligure di Levante, fu allievo all’Accademia Ligustica fino al 1771.
Con il patrocinio di Giacomo Gentile lavorò e continuò gli studi a Roma dal 1772 al 1777.
Dopo un inizio come pittore storico e di soggetto sacro, si rivolse alla pittura di paesaggio.
Fu influenzato dal pittore paesista napoletano Francesco De Capo, ma lavorò nello studio del pittore austriaco Ignaz Unterberger.
Dopo aver dipinto paesaggi a Napoli e Roma, nel 1778, tornò a Genova.
Rientrato a Genova nel 1779, si afferma pertanto presso l’aristocrazia locale quale esecutore di scene paesaggistiche, spesso realizzate in serie di quattro o più, tra cui la più famosa è quella composta di sei tele con storie mitologiche commissionatagli da Giacomo Filippo III Durazzo per una stanza del suo palazzo in via Balbi, ancora oggi nota come “Sala del Bacigalupo” (collezione Durazzo Pallavicini Cattaneo Adorno).
Protagonista della pittura di Giuseppe Bacigalupo è la natura e i suoi personaggi, tratti dai testi evangelici e mitologici o pastori e viandanti, abitano sempre ampi scenari esemplati sulla campagna romana.
Durante i sei anni trascorsi a Roma, a partire dal 1772, dove era entrato in contatto con Mengs, Batoni e i fratelli Unterberger, l’artista genovese aveva scoperto la sua inclinazione per la pratica del genere paesaggistico, recandosi spesso nei dintorni della città a dipingere quadri immerso nella natura.
A questa ricerca del reale, Bacigalupo aveva comunque affiancato lo studio dei modelli della pittura di paesaggio seicenteschi, quali Domenichino, Poussin, e Lorrain.
Nel 1792 fu nominato Accademico al merito dell’Accademia Ligustica.
Dal 1806-1808, ha insegnato ornamenti.
Smise la sua lunga attività artistica intorno al 1810.
Anche sua figlia Rosa Bacigalupo Carrea (1790-1854) era un’artista prevalentemente di paesaggi.