Luca Saltarello

Genova 1610 – Roma 1645

Luca Saltarello è noto soprattutto per le sue composizioni religiose.
Dopo aver studiato a Genova ha lavorato per il resto della sua breve vita a Roma.
Poco si sa questo artista nato a Genova intorno al 1610.
Il suo allunnato è stato con Domenico Fiasella.
Dalla metà del 1630 lavorava a Roma dove morì poco più tardi

Solo un piccolo corpo di composizioni religiose è attualmente attribuito a Luca Saltarello.
È stato difficile definire l’ambito del lavoro da attribuire all’artista, mentre è noto solo un lavoro documentato in modo sicuro dall’artista, una grande pala d’altare che rappresenta San Benedetto resuscita un operaio caduto, dipinto per la Chiesa di Santo Stefano a Genova eseguito nel 1632.
Vari suoi lavori furono in passato attribuiti al suo maestro Fiasella di cui come detto ne fu allievo.
Nel suo lavoro iniziale, Saltarello utilizzava strati di vernice spesso come il suo maestro Fiasella con cui lavorava alla fine del 1620 e all’inizio del 1630.

La coppa di Giuseppe trovata nel sacco di Beniamino

A Genova Saltarello subì anche la forte influenza di vari membri della comunità artistica fiamminga che si erano stabiliti lì in modo permanente o visitarono la città per lunghi periodi di tempo.
In particolare, la tecnica di Antoon van Dyck ha avuto un’influenza importante sul suo lavoro precoce. Questo è dimostrato da uno stile delicato con tratti meno pesanti e con maggiore maggiore libertà stilistica di quella propria a Fiasella.
Altri artisti fiamminghi che lo hanno influenzato sono stati il pittore paesaggista Jan Wildens che risiedeva a Genova intorno al 1614 dove ha lasciato molti paesaggi di grandi dimensioni.
La gamma cromatica di Saltarello era probabilmente derivata da altri residenti fiamminghi di Genova, in particolare Jan Roos e i fratelli Cornelis e Lucas de Wael.

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