Carlo Giuseppe Ratti

Savona 1737 – Genova 1795

Pittore e storiografo, figlio di Giovanni Agostino, studiò a Roma, frequentando assai presto il Batoni e il Mengs.
Legatosi d’amici­zia a quest’ultimo, lo seguì in diversi viaggi, tra i quali quelli a Firenze nel 1769 e a Roma nel 1775.
Nominato accademico della Ligustica nel 1766, nel 1775 fu chiamato alla direzione istituto genovese, cui diede un’impronta di costante riferi­to alla lezione del Mengs, mutuando attraverso di essa i modelli culturali della copia dall’ antico, nonché del Raffaello delle Stanze Vaticane e del Correggio, che studiò anche direttamente a Parma.
La sua ampia produzione, che comprende composizioni decorative e temi sacri eseguiti a Genova e Savona, appare peraltro ­ispirata a un eclettismo di lata ispirazione classicista, con reminiscenze della tradizione barocca genovese.
Fra le opere ricordiamo le Storie di Cristoforo Colombo per il Palazzo Ducale di Genova, le Storie di S. Caterina in S. Caterina Portoria a Genova, le Storie di San Pietro per S. Pietro alla Foce a Genova; le Storie di S. Antonio nell’oratorio di Mele (1778-1779), le Storie di S. Pietro e di S Caterina d’Alessandria  nell’oratorio dei SS. Pietro e Caterina a Savona.
Di rilievo la sua attività come storiografo, che comprende due guide artistiche di Genova (1766 e 1780), la continuazione delle Vite del Soprani (1769), le biografie del Mengs (1799) e del Correggio (1781).

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