Pieter Mulier Il Cavalier Tempesta
Haarlem 1637 – Milano 1701
Pieter Mulier nato ad Haarlem nel 1637 da Pieter Mulier il Vecchio, l’artista iniziò la propria formazione presso la bottega paterna.
Dopo una breve sosta ad Anversa, nel 1656 il giovane Mulier si portò a Roma, dove è documentato fino al 1670.
Il pittore, già presente a Genova fra il 1668 e l’anno successivo, si stabilì con continuità nel centro ligure probabilmente nel corso del 1671: condannato nel 1675 con l’accusa di aver commissionato l’omicidio della moglie, dal gennaio successivo l’artista trascorse otto anni nelle prigioni genovesi pur continuando a dipingere “tanti superbi quadri per uso di questi Cittadini, appresso de’ quali si conservano, e in gran pregio si tengono» (Ratti 1769). In seguito all’intercessione di Vitaliano Borromeo, il Tempesta uscì dal carcere alla fine del 1684 e si trasferì in Lombardia, per poi compiere alcuni soggiorni a Venezia, dal 1688 al 1690, e in Emilia.
Stabilitosi a Milano, accolse nella propria bottega a partire dal 1695 Carlo Antonio Tavella, con il quale avviò una collaborazione che si interruppe per la morte dell’artista anversano, avvenuta nel 1701.
Pieter Mulier specializzato nell’esecuzione di tempeste marine, il pittore, in seguito al soggiorno romano che lo pose in diretto contatto con l’aulica produzione del Dughet e di Claude Lorrain, si indirizzò verso composizioni squisitamente classicheggianti con personaggi mitologici o semplici pastori inseriti in paesaggi arcadici resi preziosi da un attento studio delle luci e da una raffinata scelta cromatica, come esemplificano il dipinto raffigurante un Paesaggio con satiri e ninfe (collezione privata) e il più tardo Paesaggio con pastori (collezione privata).
Costantemente reiterate nel corso della sua vasta attività pittorica, contraddistinta anche da contatti con gli esiti pittorici del Mola, di Salvator Rosa oltre a non superficiali suggestioni del linguaggio del Roos, le armoniose composizioni sono spesso utilizzate dal maestro anversano anche per ambientare episodi sacri, oppure per raffigurare particolari eventi naturali, quali ad esempio improvvisi temporali estivi e notturni illuminati da una argentea luce lunare che trapela da dense nubi o dal fitto intreccio delle fronde, tipologia di cui il Paesaggio notturno con viandanti costituisce un piacevole esempio.
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