Orazio De Ferrari

Genova 1606 – 1657

Orazio De Ferrari (prima solo Ferrari) nasce a Voltri, ove è battezzato il 22 agosto 1606 (Soprani-Ratti); allievo dell’Ansaldo, anch’esso voltrese, ma non contemporaneamente all’Assere­to e al Badaracco come asserisce la Marcenaro (1969); dell’Ansaldo sposa una nipote, Giorgetta.
Secondo Belloni (1974) seguì nel 1625 l’Ansaldo da Voltri a Genova; nel 1629 affittò una casa in Soziglia.
Più tardi risulta tra le anime della parrocchia di San Lorenzo presso cui battezza sei figli tra il1639 e il ’52.
Risulta invece battezzato in San Giorgio il figlio Gio Andrea, nato nel 1634 e futuro pittore.
A parte le notizie di un periodo di tarda attività presso il principe di Monaco, che gli fa avere il titolo di cavaliere dell’Ordine di San Michele, e della morte sua e dei suoi nella pestilenza del ’57, nessun altro dato biografico se non qual­che opera datata.
Il soggiorno a Monaco dovette durare dal 1651 al novembre dell’anno successivo.
Orazio De Ferrari secondo Belloni (1974) il pittore entrò in contatto con il principe Onorato II attraverso Padre Aprosio di Ventimiglia o attraverso la nuora genovese del principe, Aurelia Spinola, sposa di Ercole Grimaldi nel 1641.

Natività

Sempre Belloni ritiene attribuibili a Orazio, tra gli affreschi conservati a Palazzo Grimaldi, le quattordici lunette della galle­ria con le Fatiche di Ercole.
A questo periodo di attività in Fran­cia sono collegabili la Natività e il Cristo in croce della Chiesa di San Michele a Mentone.

Sacrificio d’Isacco


Oltre le opere già menzionate si ricordano le seguenti: Ascoli Piceno, Museo, Sansone e i Filistei, Sacrificio d’Isacco; (Celle, Parrocchiale, Presepe; Chia­vari, San Giovanni Battista, Consegna delle chiavi; Pa­lazzo Torriglia, Ecce Homo, analogo a quello di Brera, e Cristo porta croce; Genova, Albergo dei Poveri, Presepe con San Francesco (da Santa Chiara in Carignano); Cassa di Risparmio, Guarigione del cieco nato.

Ecce Homo
Guarigione del cieco nato

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