Giovanni Battista Casone

Lerici (SP) 1610 – Genova 1686

Giovanni Battista Casone nasce il 4 luglio 1610, ed è battezzato il 17 di quel mese in San Francesco di Lerici.
Contrae parentela col Fiasella aven­done sposato una sorella; una seconda moglie gli muore a Genova nel 1662.
E a Genova morirà il 10 giugno del 1686: l’atto di morte è conservato presso l’Archivio par­rocchiale della Maddalena .
Sue opere a Genova: il San Francesco da Paola alla Maddalena, (il quadro risulterebbe donato da un Giulio Cro­ce fin dal 1602.
Ricordiamo inoltre i Santi Bernardino da Siena, Antonio da Padova e Salvatore da Or­ta nella Chiesa di Nostra Signora del Monte come il San Pie­tro d’Alcantara che comunica Santa Teresa, il primo ante­riore al 1658 (Belloni 1969), il secondo documenta­to nel 1671 (Alizeri 1875), e infine la Vergine con i Santi Lorenzo, Liborio e Filippo Neri nella Chiesa di Nostra Signora delle Vigne, segnata dal pittore «aet. anno 72».

Circa la data della Moltiplicazione dei pani e dei pesci de La Spezia può sussistere qualche dubbio nella lettura dell’ultima cifra, ma si direbbe dovuta forse a qualche antico errore di trascrizione la datazione 1652 riportata dal Belloni (1969).
Una migliore conoscenza del Casone contribuirebbe anche a una migliore conoscenza del Fiasella – si è accennato per quanti versi auspicabile – e viceversa, e principalmente do­vrebbe portare a distinguere il
Sulla necessità di riferire al Casone, anziché al Fiasella, le due Storie di San Francesco Saverio al Gesù, e la Morte del Santo delle Brignoline è tornato ancora il Belloni (1973), due nuove proposte attributive: un San Fran­cesco d’Assisi nell’omonima Chiesa di Rapallo, e un Beato Angelo da Chivasso proveniente dalla Chiesa di San Giaco­mo a Savona ed ora ad Albisola, (Collezione privata).
Nella stessa sede lo studioso si sofferma sul ruolo svol­to dal Casone in quanto «coautore» delle “Vite del Soprani“, delle quali risulta aver curato il completamento e la stampa.
Giovanni Battista Casone artista particolarmente interessato agli effetti di luce sulla scia del caravaggismo, si dedica alle scene di notturni.
Lo studio degli effetti delle luci artificiali lo interessa già ai suoi esordi come dimostra uno dei suoi primi lavori certi: la Cena in Emmaus di Levanto, firmata e datata 1641.

Levanto, Cena in Emmaus

Altre opere: Diano Marina, Parrocchiale, Deposizione, fir­mata e datata 1645; Genova, Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, Giovanni II Paleologo consegna il Volto San­to a Leonardo Montaldo (Belloni 1975); Levanto, Annunziata, Madonna col Bambino, San Francesco e un fanciullo orante; Ovada, San Domenico, San Domenico Soriano (firmata, e databile al 1682); Portovenere, San Lorenzo Martire, Madonna e i Santi Antonio da Padova e Francesco, siglato “C.B.C.”.

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