Milano 1898 – Genova 1962


Attilio Perducca scultore ligure

Attilio Perducca dopo un apprendistato presso la bottega del padre, cesellatore, si iscrisse all’ Accademia Ligustica,
dove fu nominato accademico di merito nel 1936.
Esordì alla Promotrice genovese nel 1915 con il gesso Dies Irae; nel 1917 con Cesare Battisti (gesso) e continuò ad espone saltuariamente alle principali rassegne locali: oltre alle successive Promotrici, 1924 (Gladio d’onore offerto a Mussolini dai fascisti genovesi); (Donna che si pettina marmo) 1926; alle Sindacali, 1932 (Ritratto d’eroe); alle Sindacali Provinciali, dal 1932 (Testa di fanciullo) al 1944 (Conchita), alla rassegna di genova Sogni di madredel 1935 e poi alla Mostra dell’Arte del mare a Genova nel 1940 con l’opera Attesa di pescatori durante il fortunale.

Partecipò anche alla Biennale di Venezia del 1924 e a quella di Arti Decorative di Monza, 1925.
Autore essenzialmente di ritratti, monumenti funerari e celebrativi, si mosse tra inclinazioni tardo-liberty latamente simboliste e adesione al classicismo accademico, senza tuttavia, mai riuscire a staccarsi completamente dalla retorica imposta dall’ufficialità di regime.
Fu anche apprezzato medaglista.
Sue opere : Genova, Cimitero di Staglieno (Tomba Nitopi); Genova, Mitchell Wolfson Jr. Collection

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