Genova 1911 – 1998

Egidio Oliveri pittore ligure

Egidio Oliveri ha frequentato l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inizia ad esporre nel 1935 a Palazzo Rosso, in occasione dell’ Esposizione Interprovinciale d’Arti Figurative continuando poi partecipa a tutte le mostre provinciali, interregionali e regionali.
Fa parte del Sindacato delle Belle Arti e della Società Promotrice di Belle Arti di Genova.
Nel 1936 espone alla Galleria della Rotonda di Milano con altri artisti genovesi.
Negli anni 1938-39 si occupa di scenografia e cura la messa in scena di molti spettacoli di prosa del teatro sperimentale per la filodrammatica del Gruppo Universitario di Genova (1936-1938) e, nel secondo dopoguerra, per l’edificio marionettistico di Angelo Cenderelli.
Nel 1944, alla Galleria Romano espone due dipinti riscuotendo largo consenso di critica.
Nel 1947 partecipa alla Rassegna del Bianco e Nero alla Galleria l’lsola di Genova a fianco dei migliori artisti italiani tra i quali figurano De Pisis, Fontana ecc.
Nel 1948 alla Mostra Regionale del Bozzetto ottiene un premio ad Honorem. Nel 1949 è invitato a partecipare alla 1° Mostra di Pittori Liguri in Argentina alla Galleria Muller di Buenos Ayres e alla Galleria Giminez a Mendoza.
Nel 1951 un suo quadro è accettato alla l Biennale internazionale d’Arte Marinara, e viene segnalato dalla stampa cittadina con un contributo di Arrigo Angiolini sul quotidiano ligure “Il Lavoro”  e da quella francese Tristan Sauvage in “Arts” di Parigi.
Nello stesso anno partecipa alla Quadriennale di Torino con il quadro ll porto.
Nel 1965 partecipa al Premio Avis ordinato nello storico salone delle Compere del Palazzo S. Giorgio, e nel 1967 è presente al Premio Nazionale di Pittura Figurativa a S. Margherita Ligure.
Nel Marzo del 1968 gli viene conferito un diploma di merito al Premio di Pittura  Il porto e la sua vita.
Egidio Oliveri si considera un indipendente anche se non nega di avere accolto, nella sua prima maniera, il tocco rapido degli impressionisti, ed in un periodo successivo il colore acceso dei fauves.
Da un ripensamento attuale di tutta la storia recente dell’arte moderna, trae profitto il suo problema estetico che si estrinseca in una più complessa elaborazione di temi coloristici e in una volontà di sintesi senza compromessi formali.
Alcune sue opere tra le quali Autoritratto sono conservate alla GAM di Genova.

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