Diano Castello (IM) 1886 – 1977

Silvio Novaro pittore ligure

Silvio Novaro mostrò sin da ragazzo particolare propensione per il disegno.
Autodi­datta, dopo una prima fase in cui trattò temi di carattere storico ­re1igioso, ritrasse momenti di inti­mo raccoglimento legati al suo am­biente familiare.
Le sue prime opere sono romanzi e novelle di ispirazione verista, pubblicati su riviste del tempo; si dedicò anche alla pittura, partecipando nel 1884 all’Esposizione generale italiana di Torino.
Nella maturità, at­tratto dal simbolismo, passò a pri­vilegiare situazioni che evidenzias­sero stati d’animo di forte religiosi­tà.
Nel 1955 e nel 1957 partecipò a due Mostre Nazionali di Arte Sacra con Gesù lavoratore e S. Giuseppe lavoratore.
Nel 1956 venne premia­to a Diano Marina per l’opera Non c’era più posto per loro nell’albergo.
Fu inoltre presente ad una biennale milanese presso l’Angelicum con l’opera Le vergini stolte.
Silvio Novaro lasciò una copiosa testimonianza come fre­scante presso numerose chiese ed oratori del territorio imperiese ed altrove.
Lungo il corso della sua vita aveva stretto amicizia con personalità di rilievo come Verga, D’Annunzio, Marino Moretti, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini; tuttavia rimase lontano dal rinnovamento poetico risolto in chiave novecentesca, proponendo invece una poesia intima, musicalmente suggestiva, caratterizzata da una vena malinconica e legata al suo mondo familiare.

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