Savona 1901 – 1983

Gigetto Novaro pittore ligure

Gigetto Novaro trascorse la giovinezza a Spotorno dove conobbe Cesare Maggi all’ora professore all’Accademia Albertina di Torino che lo incoraggiò presentandolo nel 1930 alla collettiva degli Acquarellisti lombardi.
Lavorò a lungo in Etiopia ed Eritrea, dove ricevette commesse pure dal governo del Negus (decorazione del Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni di Addis Abeba).
Si cimentò anche con la ceramica e aderì, pur con sfumature personali, al movimento futurista.
Mostre personali: Genova, Galleria S. Matteo; Milano, Galleria Gianferrari (1953); Savona, Palazzo del Comune; Mondovì, Spotorno.
Ha partecipato a collettive regionali e nazionali.
1951: Mostra nazionale della pittura e della scultura futurista, Bologna; 1952: Merano, Galleria del Corso; Mostra degli artisti liguri, Cairo Montenotte; I Mostra nazionale d’arte, Trieste; Premio Città di Agrigento (premiato); Premio Cinque Bettole, Bordighera; Prima mostra del disegno e dell’incisione, Forlì; Premio nazionale Vado Ligure (1952-’53); Premio Michetti, Francavilla al mare; 1953: Mostra del nudo nell’arte, Milano; Biennale dell’Accademia di Brera – Annuale della Permanente, Milano.
Sue opere sono in gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero; due sue pitture murali figurano nel palazzo del Ministero dei Lavori Pubblici ad Addis Abeba.
Molti critici d’arte si sono occupati delle sue opere: A. Parronchi, F. Apollonio, E. Zanzi, G. C. Ghiglione, C. Sbarbaro, E. Balestrieri, A. Scarella.
Gigetto Novaro nel 1938 organizzò il Premio Bagutta di Spotorno che nelle prime due edizioni ebbe il patrocinio di Filippo Tommaso Marinetti.
Dopo la sua morte, la vedova fece dono della villa all’amministrazione comunale.

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