
New York (USA) 1922 – Milano 2018
Carlo Nangeroni pittore che ha operato in Liguria

Carlo Nangeroni dal 1938 al 1942 frequenta i corsi della “Scuola Superiore di Arte Cristiana Beato Angelico” di Milano e i corsi serali a Brera dove è allievo di Mauro Reggiani.
Nel 1946, ritorna negli Stati Uniti e si stabilisce a New York dove abita la famiglia, sono anni di esperienze di vita, esperimenti e ricerche nel campo dell’arte a contatto con il rinnovamento della pittura americana e l’affermazione dei suoi maggiori artisti ed entra in contatto con le idee ed i protagonisti dell'”action painting” come Willem de Kooning e Franz Kline.
Conosce e frequenta poeti e scrittori come Alastair Reed, Octavio Paz, Jorge Guillen.
Del 1949 è la sua prima personale alla “New York circulating gallery of paintings”.
Per un breve periodo dipinge con orientamento astratto espressionista.
Nel 1958 torna in Italia e si stabilisce a Milano per potersi dedicare esclusivamente alla pittura e l’anno successivo espone per la prima volta in Italia nella galleria Schneider di Roma assieme allo scultore Carmelo Cappello del è invece del 1959 la sua prima personale a Milano presso la galleria di Bruno Lorenzelli junior.
Nel 1960 ritiene concluso il suo periodo informale e muta le libere pennellate in elementi plastici definiti cominciando a sperimentare un’organizzazione razionale.
Da pennellate arcuate derivano elementi semicircolari e da questi nasce il cerchio che diventa una costante di base del suo lavoro.
A Milano prende contatto con l’ambiente artistico della città.
Nel 1963 conosce Emilio Scanavino che lo invita a Calice Ligure nell’entroterra del Savonese dove si è stabilito da poco.
Anche per Nangeroni Calice diventerà la sede estiva e poco dopo arriveranno molti artisti italiani e stranieri a formare durante l’estate un’affollatissima colonia.
È invitato nel 1965 alla IX Quadriennale di Roma e nel 1967 viene invitato con Emilio Scanavino, Arturo Bonfanti, Carmelo Cappello e Renato Volpini alla “Art Alliance Foundation” di Philadelphia. Nel 1968 sposa Mary D’Orazio.
Nel 1968 progetta le scenografie per “El retablo de Maese Pedro” di De Falla, “Job” di Dalla piccola, e “Oedipus Rex” di Strawinski per la stagione del Teatro Comunale Margherita di Genova.
Nel 1972 è invitato alla Biennale di Venezia per la grafica e poi nel 1973 è invitato alla X Quadriennale di Roma.
Dal 1981, affascinato dalle combinazioni, dalle variazioni tematiche e dalle ambiguità del colore esperimenta e sviluppa poi un cromatismo iridescente per mezzo di accostamenti di rette verticali colorate e piccole diagonali che formano un tessuto di microstrutture dove la luce è una preoccupazione costante del suo operare.
Nel 1986 viene invitato alla Biennale di Venezia nella sezione “Colore, aspetti della ricerca cromatica organizzata” e alla XI Quadriennale di Roma.
Dal 1973 al 2004 è docente presso la “Scuola Politecnica di Design” di Milano.
Sue opere si trovano in collezioni negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Italia, nella collezione d’arte contemporanea della New York University, alla galleria d’arte moderna di Torino e in molteplici altre esposizioni negli Stati Uniti in Francia, Germania, Svizzera.
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ARCHIVIO NANGERONI
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