Cortona (AR) 1906 – Roma 1991

Rolando Monti pittore che ha operato in Liguria

Rolando Monti con la famiglia nel 1912 si trasferisce a Monterosso al Mare e nel 1923, definitivamente, a Rapallo, luogo che inciderà profondamente nella sua formazione, nel cui immaginario emergeranno sempre prepotenti la luce, il mare e i colori del paesaggio ligure. Rapallo, inoltre, fino alla Seconda guerra mondiale è luogo di soggiorno di intellettuali e artisti come Thomas Mann, Franz Werfel, Oskar Kokoschka, Gerart Hauptmann e Max Beerbohm frequentando in particolare Ezra Pound, con il quale nel corso degli anni intesserà una fraterna amicizia, durata fino alla scomparsa del poeta statunitense.

Nel 1924 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è allievo di Felice Carena, qui si nutre della vivezza della temperie culturale fiorentina ma resta fortemente legato all’ambiente ligure.
Torna ogni estate a Rapallo, a lavorare in un piccolo studio e nel 1928, terminati gli studi, si reca a Roma dove diventa amico di Ferruccio Ferrazzi.
Cipriano Efisio Oppo, segretario generale del Sindacato Fascista di Belle Arti del Lazio, lo ingaggia come aiuto per l’esecuzione di alcune lunette decorative e lo invita a partecipare alla I Mostra Sindacale del 1929, da questo momento inizia ad esporre a tutte le Sindacali del Lazio e ad altre regionali, delle Puglie e della Liguria, e alle interregionali di Napoli e Milano; i suoi disegni vengono riprodotti su “La Tribuna” e “L’Italia Letteraria”.
Nel 1931 è alla I Quadriennale d’arte di Roma, in questa occasione Carena gli presenta Cavalli e Capogrossi, al gruppo si aggiunge ben presto anche Pirandello, tornato da Parigi.
Da questo sodalizio prende vita una ricerca artistica comune, che intende conferire al colore la massima funzione espressiva, affidandogli la costruzione dell’oggetto; le opere frutto di questa ricerca sono esposte per la prima volta nel 1932, alla III mostra del Sindacato Fascista Belle Arti del Lazio.
Il gruppo è battezzato dalla critica “pittori tonali romani”; sono gli anni durante i quali stringe amicizia con Elsa Morante, Alberto Moravia, Romeo Lucchese, Cesare Zavattini, Mario Soldati e a Rapallo Moses Levy ed Enrico Paulucci.
Del 1934  è la collettiva Kokschka, Borella, Monti, Paolucci a Rapallo.

Pescherecci a Rapallo, 1934 circa


È del 1936 la sua prima importante mostra personale alla Galleria La Cometa di Roma mentre nel 1940 vince la cattedra di Figura disegnata presso il Liceo Artistico di Roma.
Rolando Monti nel quadro dell’animato dibattito intorno all’arte astratta, sceglie l’opposizione al dilagare dell’arte non figurativa, pur se in quegli anni egli stesso inizia una profonda riflessione sull’esperienza fauve e cubista e in particolare sull’opera di Matisse. In questa ottica prende parte all’esposizione alla Galleria Giosi del dicembre 1948 insieme a Gentilini, Greco, Omiccioli, Perotti, Pirandello, Purificato, Stradone, Tamburi e Ziveri.

Rolando Monti nello studio di Rapallo, 1948

Nel 1950 partecipa alla XXV Biennale di Venezia, dove espone fino al 1954. Inizia ad eseguire complessi cicli decorativi in vetrate.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta approda definitivamente a una pittura astratta.
Sono olii dalla forte matrice materica e gestuale, in linea con le contemporanee esperienze informali, che l’artista espone per la prima volta nel 1959 alla VIII Quadriennale.
Dal 1964 la sua produzione pittorica è caratterizzata da opere astratto-geometriche, nel 1974 la XIX edizione del Premio Termoli gli dedica una mostra personale.
Dalla fine degli anni Settanta sperimenta una nuova tecnica, impostata sul dialogo tra due piani pittorici, costituiti da una leggera tela di canapa sospesa su di una tavola o un’altra tela; l’artista a volte ricava delle smagliature nel tessuto, creando ulteriori effetti di trasparenza e di volume.
Nel 1982 l’Ente Premi gli dedica a Palazzo Barberini una vasta antologica, costituita da centodieci opere.

Per ulteriori informazioni vedere:
https://www.rolandomonti.com/

Natura morta con maschera, 1934 circa

Galleria

Autoritratto, 1940