Osimo (AN) 1889 – Varese 1976

Giuseppe Montanari pittore che ha operato in Liguria

Giuseppe Montanari compie gli studi classici in un collegio di Fermo, si trasferisce nel 1906 a Milano per frequentare l’Accademia di Brera sotto la guida di Cesare Tallone, conseguendo il titolo nel 1912 con il Premio Ministeriale.
Partecipa alla Prima Guerra Mondiale consegnando la testimonianza diretta della sua vita di guerra in numerosi disegni ed opere grafiche, tra cui una serie di cartoline disegnate ed acquarellate tra il 1916 e il 1917.
Nel 1919 sposa Nina sorella del commilitone Celestino Ghiringhelli.
Nel marzo 1922 esordisce come pittore all’Esposizione Nazionale crescente successo di critica e premi quali: la Grande medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione alla Biennale di Brera nel 1925 con il quadro Le vecchie, il Premio del Carnegie Institute dell’Internazionale di Pittsburg nel 1930 con l’opera I pescatori.
Dal 1924 al 1952 partecipa ininterrottamente alla Biennale di Venezia, ottenendo immediate e favorevoli menzioni, a partire dalla prima esposizione del 1924 con le opere La colazione La Madre d’eroe.
Nel 1935 allestisce una prima mostra personale alla Biennale di Venezia, conseguendo il Premio “Marini Missana”.
Il dipinto I pescatori gli vale a Milano il conferimento del Premio “Principe di Brera” con l’opera Sorelline che guadagna una citazione d’onore dalla commissione giudicatrice e viene acquistata dalla galleria d’arte Benson di Londra.

Pescatori


Nel corso del decennio ordina mostre personale e presiede la commissione ordinatrice del Sindacato delle Belle Arti di Varese, organizzando e curando le relative mostre sindacali.
Nel 1940 a Varese allestisce una mostra personale al Palazzo Verga e nel 1942 espone per la seconda volta in una sala personale alla Biennale di Venezia.
Nel 1945 il quadro Piccola malata presentato alla Biennale di Milano merita il premio “Fondazione Feltrinelli”.
Nel dopoguerra continua ad essere una figura di spicco delle arti visive in Italia e all’estero, ricordiamo il Premio “S. Margherita Ligure” (1950).
E’ anche valente e ricercato affreschista e mosaicista
Nel 1939 affresca la Casa del Mutilato di Varese, ora sede dell’Assessorato alla Cultura, dipingendo La Gloria incorona i combattenti per la Patria, detto anche In trincea.
Alla pittura affianca un’intensa e stimata attività di giornalista e critico d’arte.

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