
Albissola Marina (SV) 1865 – San Michele di Mondovì (CN) 1944
Giuseppe Mazzotti Bausin ceramista ligure

Giuseppe Mazzotti Bausin nasce da una famiglia di vasai ad Albissola Marina e ancora giovanissimo lavora come apprendista presso la fabbrica di stoviglieria ceramica di Nicolò Fornari ad Albisola Capo.
Dopo alcuni anni viene assunto come torniante nella fabbrica del Bonfiglio a Livorno.
Successivamente, sempre come con la stessa mansione si trasferisce a Napoli dove lavora presso la manifattura-bottega che la famiglia albisolese dei Piccone aveva aperto nel capoluogo partenopeo.
Tornato ad Albisola lo troviamo vasaio nella fornace di Nicolò Poggi sotto la direzione di Luigi Quaglino.
Nel 1893 sposa Caterina Gerbino Promis dal cui matrimonio nascono tre figli: Torido nel 1895, Tullio nel 1899 e Vittoria nel 1907.
Nel 1903 si mette in proprio aprendo un laboratorio, la “Fabbrica di Ceramiche d’Arte Tradizionali e Moderne di Giuseppe Mazzotti” successivamente denominata semplicemente “M.G.A.“, in vicolo del Pozzo Garitta al centro di Albissola Marina e tre anni dopo vince, con alcune sue opere, una medaglia d’oro alla Mostra Artigianale di Savona.
Il suo lavoro ma soprattutto quello dei suoi figli Tullio e Torido che collaborano con lui alla manifattura ottiene numerosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero.


Un gruppo di futuristi davanti a una dependance della Manifattura alla fine degli Anni Venti, si notano tra gli altri: Osvaldo Tommasini (Farfa), Torido Mazzotti, Giuseppe Bausin Mazzotti, Filippo Tommaso Marinetti, Luigi Colombo (Fillia) e Tullio Mazzotti (Tullio d’Albisola).
Mazzotti Giuseppe Bausin alla Mostra d’Arte Italiana nel Petit Palais nel 1935 ottiene il Grand Prix.
La manifattura ottiene sempre grandi successi e si rende famosa sia per la produzione d’avanguardia che realizza sia per annoverare tra le fila dei suoi collaboratori i più importanti artisti e ceramisti attivi nell’ Albisole.
Con la seconda guerra la fabbrica è costretta a chiudere e nel 1944 Giuseppe Mazzotti muore, da sfollato, a San Michele di Mondovì.




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