Genova 1920 – 1979
Silvio Leonardi pittore ligure
Silvio Leonardi iniziato la sua attività nell’immediato dopoguerra con un vasto bagaglio di esperienza acquisito nei periodo giovanile in cui sotto la guida di Pavesio e Bevilacqua imparò i segreti dell`affresco, encausto e delle varie tecniche di pittura e decorazione murale.
Dai 1945 al 1954 si dedica particolarmente alla grafica visiva pubblicitaria non limitandosi alla pratica
dell’esecuzione ma studiandone i vari lati storici, scientifici ed estetici.
Nel 1950 è ammesso all’Associazione Italiana Artisti Pubblicitari formata dai maggiori grafici del momento e nel 1951 è invitato alla Prima Rassegna Nazionale di Grafica Pubblicitaria alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Delia sua collaborazione grafica si sono avvalsi vari Enti Pubblici e grandi società industriali tra le quali: Ente Turismo di Genova – Fiera Internazionale di Genova – Compagnia Italiana Turismo CIT – Enal Provinciale – Flotta Lauro – Isbrandtsen Line – Soc.Ansaldo.
Nel 1952 ha vinto il Concorso Nazionale per il manifesto inaugurale dell’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.
Nel 1945 lascia l’attività pubblicitaria per dedicarsi esclusivamente alla sua autentica vocazione artistica, spinto dal desiderio di tornare alla pittura quale libera espressione della sua sensibilità e della sua fantasia.
Dopo un primo periodo di pittura di tendenza impressionistica con la quale presenta la sua prima personale al Circolo della Stampa di Genova nel 1955; si conferma in lui la convinzione che non è possibile “ esistere “ in Arte senza un proprio modo di esprimersi, senza un’impronta personale dove colore, segno e forma dicano l’autore prima ancora della firma.
Punta, quindi, il suo studio verso una ricerca intima, chiamando ad agire nell’opera il mezzo grafico del quale è padrone, guidato “senza briglie” dal suo temperamento impulsivo, emotivo e un po’ romantico.
Ne nasce una pittura, una tavolozza dove il segno emerge.
Una pittura istintiva che non tiene conto di nessun insegnamento e di nessuna tradizione.
La critica italiana, sempre attenta ed interessata alla produzione di Leonardi analizza in vari riferimenti del passato: scrive di agganci a Buffet, si trova Cezanne, si ricordano i fiamminghi, gli acquarellisti inglesi e i vedutisti veneziani del 700, e perfino la pittura giapponese.
Resta concorde, però, il riconoscimento alla “sua” pittura che è confermato per tutti da Dino Villani a conclusione di una sua presentazione: … Quella di Leonardi e dunque una realtà fantastica: una realtà trasfigurata, vista da un artista emotivo che non si accontenta di guardare e di tradurre, ma aggiunge sempre all’aspetto oggettivo delle cose un “quid” che le fa sentire capite da lui: che le fa diventare sue”.
Silvio Leonardi ha tenuto personali in gallerie d’arte e nei principali Centri Culturali di tutta Italia.
Ha insegnato a Genova ed è stato direttore artistico della Galleria d’Arte “La Tana “ di Genova.