Genova 1912  – Volpeglino  (AL) 1982

Aldo Gentilini pittore ligure

Aldo Gentilini di formazione autodidatta, ha seguito diversi corsi di filosofia e, per un periodo, ha vissuto in monastero. La sua vita è stata sempre isolata.
Fu un grande estimatore di San Francesco e, di contro, un avversatore del mercato dell’arte, per questo vendeva le sue opere per pochi soldi.
l suo linguaggio pittorico ha lo scopo di trasfigurare la realtà fenomenica in un sistema di linee e colori puri.
Le linee, in particolare, dettano il ritmo compositivo dell’opera, con il loro andamento spezzato e mistilineo. In questo modo lasciano una traccia per la comprensione dell’opera, un residuo legame con il mondo sensibile e, allo stesso tempo, dividono la superficie del quadro in zone.
Tali zone vengono coperte dal colore compatto e dalle tinte accese e contrastanti.
Tra le sue opere maggiori, spesso a tematica sacra, si ricordano i dipinti a olio delle Madonne, d’ispirazione cubista oppure sculture in legno quali il ciclo dei “Totem”, come l’artista stesso definiva quelle prime creazioni in legno, che ricordano qualcosa di primitivo o i “Mulini ad acqua”.

Totem

Grande innovatore per il suo tempo, si dedicò alla pittura con grande trasporto, prediligendo la tecnica ad olio ma non tralasciando affatto i colori acrilici.
I suoi dipinti ,caratterizzati da cromatismi accesi, talvolta stridenti, si sviluppano in composizioni pseudo-cubiste in cui le campiture di colore puro creano una dialettica che si proietta fuori dalla tela.
Ebbe il suo periodo d’oro a cavallo degli anni ’70 quando la sua fama varcò i confini regionali.
Espose in molte mostre collettive e personali in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, America, Australia, Germania e Svizzera .
Nel 1982 a Bologna gli fu assegnato il premio “La quercia d’oro”.       

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