Genova 1908 – 1980 

Alfredo Gaudenzi Alf pittore ligure

Alf Gaudenzi appartenente a famiglie di musicisti, nel 1925 si diploma ragioniere; dopo insuccessi impiegatizi si dedica alla pittura esponendo alla Promotrice genovese del 1926 ed esordendo come giornalista sul settimanale umoristico “Il Pasquino”. Trasferitosi a Torino, con Gambetti entra in contatto con il Gruppo futurista torinese e proprio a Torino nel 1927 espone alla prima mostra d’arte e alla mostra di poesia presso Il Novatore; a Milano partecipa alla mostra della Galleria Pesaro Trentatre pittori futuristi; risale proprio a quell’epoca l’incontro con Filippo Tommaso Marinetti che lo ribattezza “Alf”. Nel 1928 collabora agli allestimenti degli stand del SIRE ARTE alle fiere di Lipsia e Parigi e a quello della III Fiera Internazionale del libro di Firenze.
Partecipa alla LVIII Promotrice torinese e alla realizzazione del padiglione futurista all’Esposizione Internazionale di Torino, partecipa inoltre al XVI Biennale di Venezia 1928.
Nel 1928 – 29 è alla Mostra Futurista di Mantova.

Nel 1929, trasferitosi a Roma è grafico per l’Edizioni Atlas e Sapientia.
Allo stesso anno risalgono anche i primi contatti con Tullio D’Albisola e l’inizio della collaborazione con la manifattura Mazzotti.
Nel 1930 a Genova dà vita al Gruppo Sintesi e nel 1931 organizza sempre a Genova la prima mostra del gruppo e la mostra di aeropittura, esponendovi proprie opere.
Collabora col Teatro di Fantasia di Torino presenta dipinti futuristi alla II Sindacale genovese e alla Galleria Pesaro di Milano.
Alf Gaudenzi espone inoltre alla Mostra futurista chiavarese e a Firenze.
Nel 1932 tiene una personale alla Galleria Vitelli di Genova, organizza la II mostra del gruppo Sintesi e partecipa come pittore alle mostre di Savona e la Spezia; è redattore genovese della “Città Nuova”.
Nel ’33 è alle mostre futuriste di Firenze, Mantova, Milano, Pesaro, Livorno e nel ’34 con Dino Gambetti ha una mostra personale a Sanremo.
Con la moglie Pierina Prigione, sposata nel 1953 e da cui ebbe una figlia, aprì a Genova negli anni Sessanta la galleria Il Vicolo. Ammalatosi, non espose per lungo tempo. Nel 1975, presso la sua galleria, allestì una personale intitolata “I babacci di Alfgaudenzi”.

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