Genova 1929 – Milano 1981

Maria Antonietta Gambaro pittrice e scenogra ligure

Maria Antonietta Gambaro pittrice, grafica, scenografa e costumista.
Tra le prime apparizioni figura il Premio Suzzara del 1952.

Tiene numerose personali tra le quali si ricordano quelle di Milano, Galleria Bergamini, 1953; Genova, Galleria San Matteo, 1958; Roma, Galleria L’Obelisco, 1959; Roma, Galleria del Mulino, 1963; Ulm, Kunstlergilde, 1963; Genova, Galleria Il Vicolo, 1977.
Nel 1983 il Comune di Genova le dedica una retrospettiva al Teatro del Falcone.
Dopo i successi nella pittura, debutta nel teatro con “Niente per amore” di O. Del Buono (Milano, Teatro Manzoni, 1962).
Da questo momento, prevalente diviene la sua attività di scenografa e costumista, particolarmente per il Teatro della Scala di Milano.
Si citano in proposito alcune delle realizzazioni più significative: scenografie per Elektra, Teatro Comunale, Bologna, 1969; scenografie per il balletto “Le notti egizie”, Teatro della Scala, Milano, 1971; scenografie per “Romeo e Giulietta”, Arena di Verona, 1977; scenografie per “Il Trovatore”, Teatro Comunale dell’Opera, Genova, 1980.
Maria Antonietta Gambaro fin dagli anni Cinquanta l’artista aderisce al Partito Comunista e nelle sue opere riflette la problematica sociale del neorealismo (decisivo, in questo senso, anche l’incontro con Renzo Vespignani).
I suoi soggetti sono inizialmente pescatori e lavoratori; dalla metà degli anni Cinquanta inizia il periodo dei ritratti; in seguito affronta nuovi soggetti, come nelle serie Camion del 1956; Finestre, 1958; I miei viaggi con te e I guerrieri dormienti, 1967.
Le sue opere si caratterizzano per la presenza di un segno incisivo, di un colore intenso e steso a colpi di spatola, di uno spazio indefinito, ma sempre tetro, dal quale emergono personaggi caratterizzati da una forte introspezione psicologica.
Da qui prenderà le mosse la sua attività preponderante di scenografa.

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