Napoli 1857 – Limbiate (MB) 1898
Isidoro Farina pittore che ha operato in Liguria
Isidoro Farina studia a Napoli, dove dedicandosi alla pittura di genere esordisce nel 1876 alla Promotrice di belle arti con opere di genere.
Nel 1885 si trasferisce a Milano dove esercita la professione di decoratore con la manifattura ceramica Richard.
I suoi dipinti “Sic vos non vobis” e “Flirtation”, esposti a Milano nel 1886, e “Un montanaro”; “Cantiere Rubattino”, “Bosco” e “Un suonatore di ghironda”, esposti a Venezia nel 1887, piacquero per la loro spigliatezza e per la novità dei concetti a cui erano ispirati.
I suoi orizzonti pittorici si ampliano dedicandosi anche al ritratto e al paesaggio che dipinge spesso dal vero: a Venezia in laguna, sulla riviera ligure e al porto di Genova.
Ha lavora e soggiornato per molto tempo della sua breve vita in Liguria.
I suoi dipinti sono rari da reperire, probabilmente la morte precoce non gli ha permesso una produzione vastissima di opere che vista la qualità solitamente molto alta gli richiedevano tempo ed impegno.
Nella breve vita, come detto, non vese essre dimenticata la collaborazione come decoratore con la manifattura ceramica Richard.
Isidoro Farina partecipa alla Mostra dell’Accademia di Belle Arti di Milano del 1888, esponendovi “Tempo grigio” e “Genova accigliata”
Notevole è stata la sua attività espositiva: Promotrice Napoli 1876, 1881 e 1882; Promotrice Genova 1885-1886, 1889, 1891 “Narans e roba bella!” e ancora nel 1892; Promotrice Torino 1887-1889; Promotrice Firenze 1893-1894; Permanente Milano 1890; Esposizione nazionale Venezia 1887; Esposizione nazionale Milano 1885-1886, 1891 e 1894; Esposizione nazionale ed internazionale di Acquerelli, Milano 1893.
Tra le sue opere di maggior rilievo si ricordano “Sic vos non vobis” e “Flirtation”, “San Nazzaro”, “San Pietro alla Foce” e “Sulla spiaggia” (quest’ultimi tre soggetti liguri), esposti a Milano nel 1885; “Un montanaro”, “Cantiere Rubattino”, “Bosco” e “Un suonatore di ghironda”, esposti a Venezia nel 1887,
Le sue opere riscontrarono un successo di critica e di pubblico per la loro spigliatezza e per la novità dei concetti a cui erano ispirati.
Altri lavori: “Ladroncello”, “L’autunno”,”Prega”, “Intermezzo”.
Presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano è conservata l’opera “Ritratto di donna” mentre la Raccolta d’arte dell’ Ospedale Maggiore Milano detiene l’opera “Paesaggio lagunare”
Già dal 1934 è recensito da A.M. Comanducci nel volume Pittori italiana del’Ottocento.