Savona 1840 – 1910

Lazzaro De Maestri pittore ligure

Lazzaro De Maestri dal 1856 frequenta la Scuola di Disegno fondata dalla Società Economica di Savona.
Rimane orfano dall’età di 16 anni, e lavora e studia allo stesso tempo.
Esegue disegni per gli intarsiatori savonesi. Per le sue capacità il comune di Savona gli concede alcuni sussidi per continuare gli studi.
Nel 1857 consegue la medaglia d’incoraggiamento per una testa della Niobe
Dal 1860 al 1866 passa all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
Nel 1861 riceve una menzione onorevole per il disegno del nudo e nel 1862 vince la medaglia d’argento dorata dell’anno.
Frequenta lo studio del pittore Giuseppe Frascheri, rappresentante della pittura accademica genovese.
Nel 1863 nella parrocchiale di Roviasca presso Savona dipinge nel Sancta Sanctorum il medaglione con la “Incoronazione della Madonna della SS. Trinità” e nella volta della navata principale San Sebastiano.
Nel 1865 dipinge nella chiesa dei Carmelitani di San Pietro in Savona.
Si specializza a notevole livello nell’affresco.
Nel 1868 l’Accademia Ligustica di Genova gli assegna la pensione, dedotta dal lascito Marchese Marcello Luigi Durazzo per studiare tre anni a Firenze e due a Roma.
Lazzaro De Maestri  a Firenze conosce il pittore fiorentino Stefano Ussi, in questi anni matura il suo stile, aggiornandolo all’ambiente accademico fiorentino.
Il suo è uno stile accurato, proprio dei migliori canoni accademici allora in voga.
Certamente non fu un pittore d’avanguardia, ma padroneggiò nel migliore dei modi la tecnica e gli artifizi pittorici, presentando spesso spunti originali. Dalla pittura di storia dell’Accademia fiorentina impara a riprendere gli eventi nei loro dettagli, rifacendosi per quanto possibile ad una precisa documentazione. Sfrutta al meglio le tecniche, ha ottime capacità nella resa della luce, un disegno impeccabile, che sfrutta per coinvolgere l’osservatore in una sentita partecipazione della scena.
Non dimentica l’osservazione dal vero, nella quale presenta personali invenzioni.
Il capolavoro riconosciuto è l’ultima sua opera, del 1905 realizzata per la parrocchiale di Lavagnola presso Savona.

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